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SCATTANO I SIGILLI DI SEQUESTRO PER 64 CONTATORI DI ENEL DISTRIBUZIONE: SONO STATI DEFINITI ILLEGALI..!!!

04.12.2015 17:08

Nei giorni scorsi in centro a Milano, zona Garibaldi, ha avuto luogo un nuovo sequestro di contatori a carico della società Enel Distribuzione Spa. Il sequestro ha coinvolto ben 64 apparecchi ai quali sono stati apposti i sigilli. Dagli accertamenti svolti dalle autorità è emerso che non sussistevano le condizioni di legalità per la misurazione del consumo di energia elettrica. Il colpaccio è stato messo a segno dalla Camera di Commercio di Milano che tramite i propri ispettori metrici ha potuto verificare ed accertare le varie anomalie. Anomalie che noi dell'Associazione Libera Azione italiana segnaliamo da oltre un anno e per le quali abbiamo sporto attraverso i nostri associati centinaia di esposti e denunce a livello Nazionale. 

 
 
Marcature CE irregolari o meglio riconoscibili come Chiana Export, la mancanza di bolli e sigilli di verifica della metrologia legale, la stessa marchiatura IMQ (Marchio qualità), la quale apposta indebitamente al fianco di una marcatura CE che nemmeno rispetta forme e dimensioni contemplate nella gazzetta ufficiale trae in inganno il consumatore attribuendo solo visivamente una presunzione di qualità prodotto che il prodotto non possiede.. Pare che questi siano i vari fattori che hanno convinto e legittimato gli ispettori metrici nel non esitare  nell'applicare lo strumento repressivo che la norma prevede, ossia il sequestro, oltre a comminare la sanzione amministrativa e proporre alla prefettura la confisca dell'apparecchiatura che è servita a commettere forse un pò troppe violazioni. Ora la palla passa alla Prefettura che a seguito dell'ordine ingiunto ad A2A di immediata sostituzione degli apparecchi illegali con altri di tipo regolare, procederà come di regola alla distruzione di quelli sequestrati. Le segnalazioni erano partite svariati mesi prima a fronte di troppe bollette gonfiate che pervenivano periodicamente agli utenti. Bollette i cui importi erano calcolati per mezzo di questi misuratori forniti in passato da Enel Distribuzione prima che A2A prendesse in gestione la rete elettrica del territorio di Milano. Contatori che nessuno ha mai controllato e verificato negli anni, nemmeno A2A, a scapito chiaramente del buon funzionamento delle apparecchiature e della qualità di misurazione. Confrontandoci con l'Ufficio Metrico legale di Milano in una lunghissima telefonata col Dott. Claudio Capozza Responsabile del Servizio Verifiche metriche e Vigilanza della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Milano abbiamo avuto tutte le conferme del caso. 
 

 

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Il Responsabile ci ha delucidato in merito a tutta una serie di anomalie su quei contatori. Lui stesso già dieci anni prima, in data 06/11/2005 era stato oggetto di un'intervista in una puntata di Report e proprio sulla problematica legata alle misurazioni anche di questi contatori. E' emerso nella conversazione il medesimo concetto che espresse ai tempi dell'intervista e sul quale si radica l'intero ordinamento metrologico, legato a quell'antica legge ancora vigente, secondo la quale il legislatore del Testo Unico delle Leggi metriche 23/8/1890, n.7088, affermava all'art. 11 che:
 
"Ogni convenzione di quantità, che non sia di solo denaro, anche per privata scrittura, dovrà farsi esclusivamente con pesi e misure legali".
 
Il Dott. Caludio Capozza con estrema trasparenza afferma che: 
 
"uno strumento è da giudicarsi legale solo quando è stato sottoposto alle procedure cosiddette della verificazione prima e della verificazione periodica poi. In mancanza di bolli e sigilli metrico legali che accertino la verifica conseguita periodicamente, tali apparecchiature sono da considerarsi illegali." 
 
 
 
Se oltre a queste gravi inadempienze subentrano altre aggravanti che compromettono quell'immagine di conformità in termini di sicurezza dell'apparecchiatura in esame, il tutto diventa eclatante. L'assurdità è che Enel Distribuzione ha anche il coraggio di negare ogni evidenza e paradossalmente fornisce agli utenti che richiedono la documentazione inerente alla dichiarazione di conformità CE delle cartacce sconclusionate, fotocopiate, con la data del 2001 e riportanti riferimenti a direttive e normative che mai hanno rispettato perché molto più restrittive della direttiva MID in vigore. Inoltre è ben specificato in tali normative che le dichiarazioni non possono riferirsi a lotti di appartenenza, ma, devono essere specifiche e riferite ad ogni contatore. La documentazione di conformità dovrebbe essere consegnata unitamente al libretto di uso e manutenzione e redatta in lingua italiana oltre ad accompagnare il prodotto fino al punto di installazione, ma nulla di tutto ciò è stato fatto dal 2001 ad oggi. Nemmeno per la nuova generazione di contatori MID la documentazione viene consegnata all'utente e ricordiamo a tutti che per legge è dovuta. 

 


Riassumendo nelle nostre case sono state installate apparecchiature mai omologate, illegali, insicure e spesso pericolose visti gli incendi che hanno prodotto in varie località italiane negli anni. Alcune persone sono rimaste gravemente ferite da contatori che sono letteralmente esplosi arrecando ustioni all'utente che si apprestava al riarmo del semplice interruttore del contatore. 
 
Diseguito qualche articolo sulla pericolosità di questi contatori di Enel Distribuzione: articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo. articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo, articolo.
 
La responsabilità però guarda caso non viene mai attribuita ad Enel Distribuzione, anzi, di responsabilità non si parla mai. Tutto viene opportunamente occultato e sparisce. Abbiamo segnalato la gravità della situazione al RAPEX, ci siamo confrontati con il Dott. Correggia che si occupa della divisione XIII - normativa tecnica e sicurezza e conformità dei prodot al Ministero dello sviluppo economico. Lui stesso ci ha precisato semplicemente che non si tratta di marcature contraffatte, ma di marcature apposte indebitamente. Fatto sta che in entrambi i casi è reato e quei contatori sono ancora nelle nostre case e quotidianamente arrecano danni a milioni di famiglie italiane.
 
 
E' un pò assurdo quindi parlare di verifica di un contatore che già di per se è illegale e dovrebbe essere ritirato immediatamente dal mercato. Non a caso, ad oggi chi verifica quei contatori..? Per assurdo e in barba ad ogni legge contro il conflitto di interessi è proprio chi li installa, è proprio Enel Distribuzione Spa e come se non bastasse lo fa a pagamento rassicurandovi poi che tutto è regolare oltre che perfettamente legale. Ma se così fosse, allora perché anche gli ispettori metrici ci danno ragione e come noi perseguono la strada del sequestro di queste apparecchiature..? Forse nemmeno loro credono alla bufala del mero errore grafico commesso su alcuni lotti di contatori da Enel Distribuzione..? Il nostro Ingegner Carraro in passato aveva riassunto il tutto con questa simpatica metafora: 
 
"i soldi non sono falsi, è solo un errore di stampa. Lo disse il falsario al momento dell'arresto.  Un'affermazione del genere in bocca a qualche mariuolo potrebbe far sorridere e ci trasporterebbe con la memoria ai film di Totò, ma in bocca ad un funzionario pubblico è a dir poco sconcertante."
 
Così fanno i vari responsabili di Enel Distribuzione.. Non potrebbero fare altrimenti almeno fino a quando non si metterà davvero male.. Non possono fare altro che negare l'immane danno che quotidianamente stanno causando a milioni di famiglie italiane e questo noi di Libera Azione italiana lo abbiamo capito. Ci chiediamo però quando le autorità di Governo si decideranno a prendere una posizione che sana questa condizione di estrema inciviltà legata al mercato libero e all'energia. Al di la di ogni ragionevole dubbio, l'utente ha il diritto di avere chiarezza e trasparenza nelle misurazioni dei propri consumi, gliela si deve per legge, ma è anche vero che in Italia la legge pare si paralizzi quando si tratta di andare ad intaccare gli interessi delle società legate al mondo dell'energia.  Al consumatore non dovrebbe mai venire il minimo dubbio che quanto stia pagando non sia l'esatto corrispettivo di quanto ha consumato. Il consumatore dovrebbe aver fede in questo ed essere tutelato in tal senso. Il codice penale parla chiaro in materia di reati contro la fede pubblica, le leggi per impedire che ciò accada ci sono, ma a quanto pare diventa difficile applicarle quando si tratta di multinazionali. Così anche il concetto di tutela della fede pubblica perde significato in Italia..? Effettivamente e innegabilmente qualcosa di strano è accaduto anche a Milano.
 
Prima dell'azione dell'ufficio metrico che ha avviato lo strumento repressivo era stata interpellata la Guardia di Finanza perchè a quanto si legge in un articolo di Agenflash.it , si riteneva fosse di loro competenza. Ed a tutti gli effetti lo è..! La Guardia di Finanza è infatti l'autorità più competente in materia di anti-contraffazione dei prodotti e soprattutto per ciò che concerne le marcature. Da un contatto avuto con la Presidente Paola Graziella Vallelunga del partito Rinnovamento per l'Italia, è emerso che, la stessa si è detta perplessa del fatto che la Guardia di Finanza di Milano, sollecitata, avendo fatto anzitempo il sopralluogo presso quei contatori, non avesse per prima voluto sequestrarli. Questo non luogo a procedere sinceramente ha lasciato molto perplessi anche noi di Libera Azione Italiana che nella Guardia di Finanza abbiamo sempre creduto.
 
 
 
Com'è possibile che alla Guardia di Finanza di Milano siano sfuggite irregolarità di tale portata..? Perché la Guardia di Finanza di Milano non ha preso una posizione in termini di contrasto diretto a queste forme di illegalità..? Prendiamo atto inoltre che lo stesso S.I.A.C. (sistema Informativo Anti-Contraffazione della Guardia di Finanza) non ha mai dato notizia dei vari sequestri di questi contatori oltre che aver informato gli utenti della loro pericolosità. 
 
Ci chiediamo perché di fronte ad un contatore di Enel Distribuzione Spa la Guardia di Finanza non intervenga, però di fonfronte ad una partita di illuminazioni Natalizie o un frullatore riportanti la stessa marcatura China Export partono i sequestri. Crediamo che a questo punto tutti vorremmo sapere perchè è più facile essere determinati nell'applicare il codice ad un comune esercente invece che ad una Spa. Forse la legge italiana esime le Società per azioni e loro possono fare quello che vogliono..? Attenzione perchè è questo il messaggio che si sta inviando agli italiani..! In questo modo si fomenta il dubbio di ogni cittadino italiano che in base a chi siamo, ci siano due pesi e due misure anche davanti alla legge. Forse dobbiamo abituarci all'idea di vivere in una condizione di incostituzionalità dove anche l'Art. 3 della nostra amata costituzione perde valore..? 
 
Al di la di ogni approfondimento che cercheremo di portare a termine con la Guardia di Finanza di Milano in merito al caso, una cosa è certa. Questi contatori sono un enorme problema perché, è vero che misurano, ma nessuna autorità può garantirci ad oggi certezza di come misurano. Men che meno una Società per azioni come Enel Distribuzione che non rappresenta affatto alcuna autorità..! Misurano bene..? Misurano male..? A sfavore o a favore di chi..? Di sicuro a sfavore della precisione e quindi qualcuno ci guadagna mentre qualcun altro ci rimette. Sarà una pura coincidenza che a rimetterci è sempre la categoria dei consumatori..? Non dimentichiamoci mai però e crediamo di avervene dato segno nell'articolo che, l'Italia è sempre stato considerato il paese delle meraviglie, la culla del diritto, ma da oggi anche e soprattutto del rovescio.. 
 
A voi ogni ulteriore conclusione al riguardo..
 
 
Articolo di Molinari Raffaele per Libera Azione italiana
 
 
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Se avete riconosciuto nel vostro contatore le medesime marcature illegali descritte in foto e desiderate entrare a far parte della nostra campagna Enel a Norma al fine di ristabilire le condizioni di legalità per la vostra utenza, potete contattare la nostra Associazione al seguente indirizzo, inviando in allegato foto del vostro contatore e contatto telefonico dove potremo ricontattarvi.

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