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PARTONO I SEQUESTRI PENALI DEI CONTATORI ENEL: RIPORTANO MARCHI CE CONTRAFFATTI E NON SONO A NORMA

12.01.2015 22:05

 

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo importante che, inevitabilmente ha sensibilizzato l'attenzione di decine di migliaia di consumatori italiani. Se n'è parlato ovunque, sui social network e in contesti familiari di tutta Italia. La colossale truffa dei contatori Enel tocca molti di noi da vicino, perché le bollette siamo costretti a pagarle tutti e molto spesso, ammettiamolo, non ci troviamo d'accordo sui consumi e ci ritroviamo impotenti di fronte ad un società privatizzata che fa man bassa delle nostre sostanze. Stiamo parlando di oltre 30 milioni di unità installate direttamente nelle nostre case, c'è chi erroneamente li chiama "contatori", chi "smart meter", ma indipendentemente da come vogliamo chiamarli, una cosa è certa, rappresentano un argomento spinoso di cui nessuno si è mai voluto occupare veramente e concretamente.. 

Sono molti gli articoli che si sono susseguiti e dilungati in rete entrando nel merito dell'effettiva capacità di questi "contatori" di misurare il consumo di corrente nelle nostre abitazioni. Noi di Libera Azione italiana non ci addentreremo tra i meandri di queste discussioni perché, riteniamo sia totalmente inutile perder tempo a parlare di precisione e di misurazione quando ci si riferisce ad un apparecchio che non è nemmeno mai stato omologato per tale compito e per il quale non esiste nessun certificato di approvazione CE del tipo come non esiste nessun certificato di approvazione CEE del modello e idem per il provvedimento di concessione rilasciato dal MISE solo nel caso in cui il produttore abbia presentato domanda d'ammissione per quel prodotto alla verifica prima CEE. Tradotto in parole povere sta a significare che ad oggi non è mai stato esibito da Enel Distribuazione Spa nessun documento comprovante la validità e la legalità di misurazione di quell'aggeggio che hanno piazzato nelle nostre case per misurare i nostri consumi domenstici e/o delle nostre attività commerciali. Chiarita quindi l'inutilità di soffermarsi sulla questione "misura" di quell'apparecchio che non pare avere alcuna autorizzazione ministeriale per poter misurare i nostri consumi dato che non è nemmeno riconosciuto come apparecchio di misura, vorremmo proseguire affrontando un problema a nostro avviso assai più importante, ossia quello legato alla sicurezza di questo apparecchio. 

Ciò che interessa a noi è materia che abbiamo più volte trattato sul nostro sito e sul quale abbiamo esperienza, ossia la ricerca della conformità ai requisiti minimi di sicurezza di un prodotto.. Ecco che appena ci siamo accorti che su quegli apparecchi distribuiti da Enel Distribuzione Spa la marchiatura CE non era conforme, abbiamo subito capito che mancava proprio quello, la presunzione di conformità dell'apparecchio ai requisiti minimi richiesti . Questo per noi di Libera Azione italiana e secondo quella legge che noi conosciamo è un reato penale contro la fede pubblica.  Un motivo sufficiente per procedere nei confronti di Enel Distribuzione Spa ed affermare senza alcun indugio che, a prescindere da quel che possano dire i vari "responsabili" di Enel appellandosi alla mera fantasia, per noi, quelle apparecchiature non possono circolare sul territorio nazionale né essere utilizzate per le finalità a cui Enel Distribuzione Spa le ha destinate. La normativa in materia di marcatura CE e sicurezza dei prodotti che circolano nella Comunità Europea è chiara e ben specificata anche dalla direttiva 2001/95/CEE..! O ci sono i requisiti per una marcatura corretta che indichi al consumatore una presunzione di conformità ai requisiti minimi di sicurezza prodotto o non ci sono, c'è poco da dire..! Se un prodotto non riporta una marcatura CE corretta ed è corredato di una certificazione valida ed attendibile, non può circolare sul territorio della Comunità Europea e men che meno può essere utilizzato nell'ambito di un servizio pubblico offerto. Ad oggi non siamo riusciti ad avere uno straccio di dichiarazione di conformità CE per quelle apparecchiature, nonostante le avessimo chieste in più occasioni. Ancora peggio è che l'apparecchiatura è arrivata a destinazione nelle nostre case senza essere accompagnata dalla dichiarazione di conformità CE come previsto per legge, né da libretto di istruzioni, uso e manutenzione. E' stat semplicemente installata a cura di Enel Distribuzione Spa e da quel momento si è semplicemente obbligati a pagare quello che dicono loro.

 

No cari Signori, questo non è più accettabile oltre che incostituzionale. Finiamola di farci prendere in giro..!

 Abbiamo assistito direttamente al sequestro di uno di questi contatori da parte della Guardia di Finanza. Uno dei nostri lettori più attenti, in seguito al nostro articolo ha sporto immediatamente denuncia. Io stesso ho voluto presenziare per documentarvi al meglio in merito alle modalità in cui si sono svolte le operazioni. La Signora che ringraziamo, ci ha offerto piena disponibilità per l'occasione. 

Nella mattinata di ieri, in località Pisignano di Cervia, in seguito alla segnalazione della Sig.ra Bianca la quale dichiarava che il suo "contatore" riportava un marchio CE sospetto, è intervenuta una squadra della Guardia di Finanza di Ravenna. Da un primo sopralluogo è stata verificata la veridicità delle affermazioni e in breve, accertata la presenza di una marcatura CE contraffatta su quel contatore. Si è proceduto così poco dopo, ad avvisare Enel Distribuzione Spa dell'avvenuto sequestro penale della loro apparecchiatura ai sensi del Art. 354 c.p.p. Il contatore veniva quindi piombato e nominata custode la Sig.ra Bianca alla quale comunque veniva lasciata l'opportunità di usufruire dell'energia elettrica quale bene di primaria necessità fino a quando i tecnici non sarebbero intervenuti per la sostituzione.

Nella giornata di oggi 12/01/2015, alle ore 15:00 sono intervenuti i tecnici in presenza di un responsabile territoriale di Enel Distribuzione Spa per la sostituzione del suddetto contatore in presenza degli agenti. E' stato richiesto dagli addetti Enel di visionare l'interno del contatore per verificare "eventuali guasti o anomalie", ma tutto ciò è stato assolutamente vietato dall'ufficiale di Guardia di Finanza. Il contatore sottoposto a sequestro infatti, essendo corpo di reato, avrebbe potuto essere visionato solo di fronte ad un perito specializzato nominato dal magistrato. E poi l'ufficiale ha giustamente ricordato al responsabile di Enel Distribuzione Spa che si trattava di contraffazione del marchio CE e non di guasti tecnici.

Il contatore nuovo è stato installato, riportava tutti i marchi conformi come segnalati nel nostro articolo precedente, ma alla nostra richiesta della dichiarazione di conformità CE per quell'apparecchio nuovo, ci veniva negata. Abbiamo chiesto chiarimenti in merito, ma a quanto pare il responsabile territoriale di Enel Distribuzione non aveva molte risposte da fornirci, anzi propendeva nel restare il più possibile evasivo alle nostre domande incalzanti. Alla fine ci ha dato un numero di fax, a cui inviare richiesta per la documentazione mancante dell'apparecchiatura installata. Nella giornata di domani la Sig.ra Bianca invierà specifica richiesta, forse sarà più fortunata di noi..? Noi ci abbiamo già provato la settimana scorsa allo stesso numero, siamo ancora in attesa.. 

 

Si saranno dimenticati di risponderci..? O non hanno risposte da inviarci..? 

 

Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo importante che, inevitabilmente ha sensibilizzato l'attenzione di decine di migliaia di consumatori italiani. Se n'è parlato ovunque, sui social network e in contesti familiari di tutta Italia. La colossale truffa dei contatori Enel tocca molti di noi da vicino, perché le bollette siamo costretti a pagarle tutti e molto spesso, ammettiamolo, non ci troviamo d'accordo sui consumi e ci ritroviamo impotenti di fronte ad un Ente pubblico che fa man bassa delle nostre sostanze nei conti correnti. Stiamo parlando di circa 30 milioni di unità installate direttamente nelle nostre case, contatori che rappresentano un argomento spinoso di cui nessuno si è mai voluto occupare veramente e concretamente.. 
 
Sono molti gli articoli che si sono susseguiti e dilungati in merito all'effettiva capacità di questi "contatori" di misurare i chilowatt di corrente che noi consumiamo nelle nostre abitazioni. Non ci addentreremo tra i meandri di queste discussioni perché, riteniamo sia totalmente inutile perder tempo a parlare di precisione, di misurazione, con qualcosa che non è omologato in termini di metrologia legale né quindi riconosciuto come apparecchio di misura. Riteniamo che per misurare qualcosa, qualsiasi cosa, necessitano determinate qualità e proprietà.. Qualità e proprietà che l'apparecchio denominato in modo per noi errato "contatore Enel" non possiede affatto. Il contatore Enel non rientra nella metrologia legale né porta la marchiatura che lo riconosce come apparecchiatura idonea per tale scopo. Questi discorsi verranno quindi affrontati da un noto Ente certificato e riconosciuto a livello internazionale che oggi ci ha proposto totale appoggio in questa causa.. Una causa che deve e vuole far chiarezza la dove si può e rimediare a troppi errori commessi in passato per leggerezze legislative e favoritismi.
 
Noi siamo Liberazione italiana, siamo un gruppo di cittadini attivi che fanno denuncia di ogni illecito e a questo per ora vogliamo attenerci, perché è li che sappiamo dare i nostri migliori risultati.
 

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