La prima vera libera associazione di consumatori


IL CONSUMATORE COL NUOVO CONTATORE DI E- DISTRIBUZIONE E' IMPOTENTE. NON HA DIFESE SE NON A LUNGO TERMINE

20.02.2018 22:30
Il nuovo contatore Open Meter alla stregua di quello vecchio dovrebbe portare mille vantaggi al consumatore. Lo dice e-Distribuzione, ma il fatto è che questa azienda per oltre un decennio ne ha raccontate tante di storie agli italiani, tanto che noi e i nostri associati, non ci crediamo più. Continuiamo a ricevere email da persone in enorme difficoltà, con bollette certamente non congrue ai loro consumi. Spesso e volentieri sono i nipoti o i figli più vezzi e abili nel destreggiarsi su internet a contattarci a chiederci aiuto per le loro nonne, per le loro mamme che hanno ricevuto bollette assurde e ben lontane da ogni limite di ragione. Noi, dal canto nostro offriamo i migliori consigli, informiamo quali strade è più opportuno intraprendere per tutelarsi, ma il sistema stesso lo impedisce, il sistema non tutela di certo il consumatore. Certo, si può in qualsiasi momento contattare l'autorità per l'energia elettrica e il gas, parlare per mezz'ora con gli operatori dello sportello consumatori, aprire la solita controversia nei confronti del gestore e del distributore e poi..? E poi si deve aspettare prima che si apra la controversia, poi bisogna aspettare i tempi lunghissimi prima che il gestore o il ditributore rispondano, ma nel frattempo, la bolletta bisogna sempre pagarla. Che sia di 50 euro o di 6500 come è capitato alla signora 93enne raffigurata nella foto del nostro articolo, non cambia nulla. Ma attenzione, nel caso in cui sia il gestore che il distributore non ammettessero l'errore, non ci sarà alcun rimborso. A quel punto il consumatore dovra solo intentare una causa davanti al solito giudice di pace per cercare di far valere quei pochi diritti che già in partenza gli sono stati negati. Spese, avvocati, contributo unificato ecc.. Troverà poi un giudice disposto a dar torto ai colossi dell'energia..? Sarebbe sicuramente auspicabile, ma mai esserne troppo sicuri. E' facile ritrovarsi cornuti e mazziati quando dall'altra parte vi ritroverete contro una schiera di avvocati pagati con i soldi delle bollette altrui e in quel caso, per poter fare la differenza, bisogna davvero possedere argomenti validi e inconfutabili. Altrimenti vale la pena di adottare quel sistema sul quale contano tutti: 

Paga e taci..!

Se paghi e taci, non disturberai nessuno, non sarai costretto ad attendere gli esiti di alcuna controbversia aperta, non dovrai sostenere spese legali e disturbare un giudice di pace già oberato di cause all'apparenza sempre più importanti della tua. Ti sarai forse messo l'anima in pace, come hanno fatto altri più furbi prima di te. Hanno pagato, mica si sono messi a fare la guerra ad ENEL. E poi ti pare che ENEL (Enel Distribuzione), che ha fatto tutti i controlli del caso ed ha verificato che il SUO contatore ha sempre funzionato benissimo, VIENE A DARE RAGIONE A TE..?
Ed è proprio in questi casi che a nostro avviso, si vede quando un uomo sente la necessità di sentrsi libero e vantare dei diritti, quei diritti che difendono la libertà di qualsiasi individuo, la sua dignità, il diritto di essere tutelato e difeso e non costretto ad una forma di dittatura che nel tempo si è creata e che penalizza le categorie più deboli. 
Ma allora tutti i vantaggi promessi agli italiani dall'arrivo di quei nuovi contatori dove sono finiti..? L'adozione di quei contatori è certamente andato a sfavore della qualità di un servizio offerto ai clienti, ma come vedremo nei prossimi articoli, molte volte, anche a danno della loro sicurezza. Agli italiani venne solo detto che con quel contatore avrebbero potuto risparmiare in bolletta.!! Avrebbero ricevuto fatture più precise sui loro "reali ed effettivi" consumi oltre a bollette più puntuali grazie alla telelettura. E poi niente più conguagli..! Certo, come no, tutti vantaggi che ognuno di noi ha notato e di cui ha goduto in questi anni.. In una cosa è stato certamente utile quel contatore "intelligente". Ha pienamente sostituito la componente umana di quel tecnico che avrebbe dovuto intervenire presso l'abitazione della vecchietta novantenne che a stento con la propria pensione arriva a fine mese e non riesce proprio a pagare la bolletta. 
Ecco, in questo il nuovo contatore di Enel Distribuzione ha sempre funzionato benissimo. Privo di ogni scrupolo, al segnale di un click, la vecchietta non sarebbe più stata un problema, ma soprattutto, non avrebbe più ricevuto energia. Sarebbe rimasta al freddo e al buio. Non avrebbe più avuto qualcuno di reale con cui confrontarsi, chiedere più tempo, chiedere un briciolo di comprensione o un briciolo di quella compassione che un tempo la vecchia ENEL possedeva. Di umano è rimasto ben poco nel nostro paese. Un paese che sta in piedi con fantasiosi slogan tipo: Enel l'energia che ti ascolta.. 
Siamo il paese delle contraddizioni e del magna magna, abbiamo strade da terzo mondo, acquedotti e impianti elettrici del periodo fascista, ma investiamo sulla fibra, abbiamo una sanità allo sfascio, scuole fatiscenti, ma investiamo 4 miliardi per sostituire l'intero parco contatori con contatori identici in termini di qualità mediocre, ma con un restyling innovativo che innegabilmente fa un'enorme differenza. 
Con l'avvento di quel contatore il nostro paese ha certamente fatto un passo avanti, ma verso l'inciviltà, la disumaità e la demenza..!! Se questo voi volete chiamarlo progresso, noi, ne facciamo volentieri a meno. Come ne hanno fatto a meno tutti gli stati della Comunità Europea a cui Enel Distribuzione ha tentanto invano di appioppare quel contatore senza mai riuscirci. 
L'energia elettrica, come l'acqua e il cibo sono ritenuti beni di primaria necessità. Spesso e volentieri l'uno è in funzione dell'altro. Crediamo sia impensabile abbandonare una anziana al freddo, al buio, senza la possibilità di sostenersi minimamente. Una caldaia per riscaldamente ad esempio non funziona solo col gas e se c'è gas, ma non c'è energia per far funzionare la caldaia si resta al freddo e al gelo. Immaginate poi una persona disabile, una persona malata costretta a restare collegata ad alcune apparecchiature mediche per poter sopravvivere. Abbiamo ricevuto decine di segnalazioni di aiuto, ma nemmeno con l'intervento dei sindaci è stato possibile ripristinare l'energia se non pagando di tasca propria la bolletta. 
 

L'analisi della Corte dei Conti sulla privatizzazione e sui benefici che non ha mai portato in Italia.

Pubblicazione del 10 febbraio 2010 Il Giornale
"Il giudizio, che rimane neutrale, segnala sì un recupero di redditività da parte delle aziende passate sotto il controllo privato; un recupero che, tuttavia, non è dovuto alla ricerca di maggiore efficienza quanto piuttosto all'incremento delle tariffe di energia, autostrade, banche, ecc. ben al di sopra dei livelli di altri paesi europei. A questo aumento, inoltre, non avrebbe fatto seguito alcun progetto di investimento volto a migliorare i servizi offerti.
Più secco è invece il giudizio sulle procedure di privatizzazione, che:

« evidenzia una serie di importanti criticità, che vanno dall'elevato livello dei costi sostenuti e dal loro incerto monitoraggio, alla scarsa trasparenza connaturata ad alcune delle procedure utilizzate in una serie di operazioni, dalla scarsa chiarezza del quadro della ripartizione delle responsabilità fra amministrazione, contractors ed organismi di consulenza al non sempre immediato impiego dei proventi nella riduzione del debito »

 

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