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ENEL DISTRIBUZIONE CI FA CAUSA, MA IL GIUDICE CI DA RAGIONE: IL CONTATORE MANCA DEI REQUISITI DI CONFORMITA' CHE TUTELANO LA SICUREZZA DEL CONSUMATORE!

28.01.2018 08:02

 

Lettera aperta indirizzata ai nostri lettori e associati:
Carissimi lettori e fedeli associati, avrete sicuramente notato sul nostro sito un periodo di inattività nella pubblicazione di articoli riguardanti la questione legata ai contatori distribuiti da Enel Distribuzione Spa. Abbiamo ricevuto centinaia di email nelle quali molti di voi ci chiedevano, come mai, su molti dei nostri articoli fosse sparito tutto il testo, le informazioni che gli erano utili e al loro posto risultasse solo la dicitura "nessun contenuto". Tutto ciò è accaduto per un motivo che riteniamo giusto spiegarvi dato che la nostra attività di informazione ricomincia oggi da questa importante sentenza del Tribunale di Roma. 
Come ben sapete, nei nostri articoli abbiamo più volte trattato della pericolosità di quei "contatori" e questo, ha innegabilmente fatto prender coscienza a molti di voi della situazione di potenziale pericolo e dei rischi che corriamo quotidianamente nelle nostre case. 
Le nostre fonti di informazione sono sempre state tra le più attendibili, non avremmo mai pubblicato qualcosa che non fosse il risultato di un'attento studio e ricerca svolto. Un enorme impegno svolto con estrema serità dal nostro gruppo di studio in collaborazione con studi legali, ingegneri, periti elettronici ed elettrotecnici, frofessionisti riconosciuti a livello internazionale in ambito di certificazioni e marcature CE. Abbiamo sempre cercato il confronto con tutte le istituzioni e offerto piena collaborazione alla Guardia di Finanza al fine di raggiungere quell'ambito risultato che per noi è sempre stata la verità e il necessario ripristino di una condizione di legalità per le utenze di tutti i nostri associati. Ci siamo confrontati con chiunque potesse aiutarci a capire o potesse aiutarci nel tentativo di risolvere quel problema che era ed è tutt'ora di enorme interesse pubblico perché riguarda la sicurezza pubblica, riguarda la sicurezza delle nostre case. Da quanto abbiamo potuto accertare nel corso di questi anni, la condizione di illegalità di quei contatori ha portato a vari sequestri penali e amministrativi in varie località italiane, abbiamo nel contempo accertato che specialmente nella zona di Milano e Provincia l'ufficio metrologico della camera di commercio è stato uno degli istituti di vigilanza più attivi. Gli ispettori della metrologia legale in qualità di agenti di polizia giudiziaria hanno sequestrato e distrutto svariate decine di questi contatori, in questo articolo documentavamo una di queste attività. 
 
Noi di Libera Azione italiana, non da meno, con la nostra campagna di informazione ENEL A NORMA ed in particolare col vostro importante contributo, abbiamo dato luogo ad oltre 400 procedimenti giudiziari a carico di Enel Distribuzione Spa. Se ricordate, uno di questi sequestri penali  ve lo abbiamo anche documentato nel dettaglio in un nostro articolo. Abbiamo cercato con ogni mezzo di fare informazione su un argomento estremamente difficile e tecnico. Abbiamo sempre cercanto di rendere questo argomento più semplice e di facile comprensione per tutti e credeteci, è stato e sarà sempre impegnativo da spiegare. Studiare e spiegare la materia legislativa prodotta dagli anni 1980 ad oggi, tutte le norme, le Direttive comunitarie e i vari decreti di approvazione di queste normative che hanno consentito il loro recepimento nel nostro paese ha richiesto molto tempo, tempo che ognuno di noi ha sottratto ai propri impegni e alle proprie famiglie, ma per noi è sempre stato un dovere etico e morale affrontarlo. A volte fare la cosa giusta ha un prezzo e noi quel prezzo siamo sempre stati disposti a pagarlo, non ci siamo mai tirati indietro. 
Impegno che però, a quanto pare, non è stato gradito né apprezzato dal Dott. Enrico Bottone Procuratore di Enel Distribuzione Spa. L'altissimo dirigente non deve aver gradito che "certe informazioni" fossero diffuse e diventassero di dominio pubblico. Men che meno ha gradito le immagini dei suoi contatori che andavano a fuoco o che si evidenziasse sugli stessi una marcatura CE illegale o meglio l'ormai noto marchietto illegale China Export ben noto al SIAC il sistema informativo anticontraffazione della Guardia di Finanza. 
Ricordiamo che Enel Distribuzione Spa aveva negato più volte l'evidenza, sia pubblicamente su alcune testate giornalistiche e ancor peggio sulle documentazioni ufficiali di conformità inviate ai nostri associati. Definirono quel marchio contraffatto come "un mero errore grafico che aveva coinvolto solo alcuni lotti di contatori". Non si diceva però ai consumatori che per "alcuni lotti di contatori" si sottointendeva il fatto che il problema riguardasse l'intera produzione dal 2001 al 2007, ossia lotre 32 milioni di contatori potenzialmente pericolosi che gli avevano installato in casa. Affermazioni false e mendaci che sono state prontamente motivo di querela nei confronti di parecchi responsabili di Enel Distribuzione da parte dei nostri associati. Prendere in giro le persone non è mai buona cosa. 
Per citare un simpatico anedoto già adottato dal nostro Ingegner Carraro:
"i soldi non sono falsi, è solo un errore di stampa. Lo disse il falsario al momento dell'arresto.  Un'affermazione del genere in bocca a qualche mariuolo potrebbe far sorridere e ci trasporterebbe con la memoria ai film di Totò, ma in bocca ad un funzionario pubblico è a dir poco sconcertante."
Ricordiamoci però che Enel Distribuzione Spa e men che meno il suo Procuratore il Dott. Enrico Bottone, non hanno mai dimostrato "uno spiccato senso dello humor" (eufemismo). Invece di aprire un tavolo di lavoro come avevamo richiesto ai loro responsabili degli affari legali e cercare in un legittimo confronto di risolvere insieme un problema che poteva essere utile a tutti, hanno preferito adottare le così dette "maniere forti". Non potendo contrastare il pensiero, forse hanno ritenuto fosse più facile cercare di abbattere il pensatore. Così il Dott. Enrico Bottone ha preferito attaccare in solido me Raffaele Molinari, querelandomi per diffamazione a mezzo internet perché pubblicando le informazioni contenute nei nostri articoli, avrei offeso l'onore, la reputazione commerciale, l'immagine e l'identità aziendale di Enel Distribuzione Spa. Non contento, chiedeva inoltre che fossi condannato al risarcimento di tutti i danni morali e patrimoniali conseguenti alla pubblicazione delle suddette notizie, danni da quantificare in misura non inferiore ad euro 50.000,00, oltre alla pubblicazione dell’emanando provvedimento sui quotidiani “La Repubblica”, “Il Corriere della Sera” e “Il Mattino”. 
In perfetto stile multinazionale hanno assunto una squadra di avvocati, presumibilmente tra i più costosi e rinomati d'Italia per schiacciare definitivamente Libera Azione italiana, il suo Presidente e di riflesso i diritti di quelle persone comuni, ma per noi importanti, i nostri associati, quelle persone che ci avevano chiesto aiuto pretendendo, nel giusto, che fossero ripristinate le condizioni di legalità e sicurezza della loro utenza. Così ci siamo ritrovati in un'aula di tribunale a Roma, ad affrontare ben quattro avvocati dello schieramento di Enel Distribuzione Spa. Alla testa del gruppo dei legali ingaggiati dal Dott. Bottone la geniale principessa del foro Caterina Malavenda che, stando a quanto scritto da Vittorio Feltri in questo articolo che vi consigliamo di leggere, oltre ad essere più che un eccellente avvocato, è brava al punto da far vincere soprattutto cause difficili (eufemismo). Tra i suoi clienti nomi di spicco come Marco Travaglio e Il Fatto Quotidiano, Antonio Padellaro VS Mediaset e di recente pare anche Beppe Grillo e il suo blog. 
Noi dalla nostra avevamo un solo avvocato, giovane, ma, estremamente capace oltre che preparata nella materia dei contatori. La nostra Antonietta Votta infatti è stata perfettamente all'altezza dell'incarico. Non si può certo dire di meno del giudice, la Dott.ssa Daniela Bianchini, una persona che per noi è stata preziosa, attenta e capace. Un giudice imparziale che ha studiato affrofonditamente un argomento assai complicato e composto da centinaia documenti che le avevamo messo a disposizione. Un lavoro di studio che ha dato un esito preciso e indiscutibile, così come è stata precisa e indiscutibile la sentenza del Giudice Daniela Bianchini. Molinari Raffaele e la sua Associazione Libera Azione italiana avevano la ragione ed Enel Distribuzione Spa così come il Dott. Enrico Bottone avevano torto. 
Non c'è dunque mai stata alcuna diffamazione, nessuna illiceità delle notizie contenute nei nostri articoli, al contrario, i nostri articoli erano caratterizzati da tematiche di rilevanza sociale e di interesse pubblico riguardanti quei contatori "non controllati", i quali, riportando marcature illegali come il China Export pregiudicavano irrimediabilmente quei requisiti minimi alla conformità di sicurezza del prodotto. Concludendo, come è stato ben specificato nella fase finale della sentenza dell'illustre Giudice Dott.ssa Bianchini: 

"con l’avvento del mercato unico, i consumatori hanno imparato a conoscere e ricercare il “marchio CE” quale autocertificazione circa la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo di alcuni prodotti nell'Unione Europea. Appare, dunque, evidente come l’assenza del marchio legale di matrice europea, che è al centro degli articoli in questione, comporti la mancanza di quei requisiti di conformità che rappresentano una tutela per la sicurezza del consumatore." 

"Ciò posto e tenuto altresì conto della corretta forma espositiva adottata dal Molinari sia pure nei limiti consentiti dall’esercizio del diritto di critica, che legittima l’utilizzo di toni anche aspri e polemici, non è ascrivibile agli articoli in esame una connotazione diffamatoria". 

Di seguito la sentenza completa disponibile al download: 
Sentenza causa Enel Distribuzione Spa n. cronol. 21071/2017 del 08/11/2017 RG n. 4650/2016
Ed invero, con l’avvento del mercato unico, i consumatori hanno imparato a conoscere e ricercare il “marchio CE” quale autocertificazione circa la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo di alcuni prodotti nell'Unione Europea. Appare, dunque, evidente come l’assenza del marchio legale di matrice europea, che è al centro degli articoli in questione, comporti la mancanza di quei requisiti di conformità che rappresentano una tutela per la sicurezza del consumatore. 
Ciò posto e tenuto altresì conto della corretta forma espositiva adottata dal Molinari sia pure nei limiti consentiti dall’esercizio del diritto di critica, che legittima l’utilizzo di toni anche aspri e polemici, non è ascrivibile agli articoli in esame una connotazione diffamatoria. 
Ed ecco pubblicato l'emanando provvedimento che il procuratore di Enel Distribuzione Spa Dott. Enrico Bottone ci teneva tanto a veder pubblicato. Vedremo di girarlo anche a Il Corriere Della Sera, a Repubblica e Il Mattino come da lei richiesto. 
 
Il Presidente di Libera Azione italiana 
Molinari Raffaele
 
 
 
***Nota per l'esimio Dott. Enrico Bottone Procuratore di Enel Distribuzizone Spa
 
Una piccola raccomandazione se è possibile, le parcelle degli illustri avvocati che ha ingaggiato nel tentativo di censurare la verità, le paghi di tasca sua, non le ricarichi in bolletta ai nostri consumatori. Ci mancherebbe solo che oltre all'imbroglio del contatore si ritrovassero in bolletta sotto la voce "Altre partite", una nuova voce con scritto "PAGA GLI AVVOCATI". 
 
 
 
 
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Data: 03.02.2018

Autore: Alessia B.

Oggetto: dipendenti enel omertosi anche su facebook

Ho provato ad affrontare l'argomento su alcuni gruppi di elettricisti, non avrei mai immaginato che ci fosse tanta omertà in certi ambienti. Negano tutto, negano anche l'evidenza pur di mantenere la baracca Enel Distribuzione che gli passa lo stipendio a fine mese e grazie alle nostre bollette. Non c'è verso di parlare o argomentare sulla questione che come ben specificate è di interesse pubblico. A loro non importa nulla se il contatore non è a norma, se è illegale, se la gente rischia ogni giorno per colpa di quel contatore. Se ne fregano tutti, così domani denuncio anch'io, li querelo sti bastardi prepotenti che pensano solo a spillarci dei soldi ad ogni bolletta e non fanno nulla per metterci in sicurezza. Io ho dei figli, una casa e non mi va di sapere che sono a rischio incendio.

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Data: 31.01.2018

Autore: Alberto

Oggetto: Il Dott. Bottone???

Ma che gran simpaticone questo Dottor Bottone. Chissà se lui le paga le bollette e oltre agli avvocati gli paghiamo pure quelle?

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Data: 31.01.2018

Autore: Agnese e Rudy

Oggetto: Siete il top delle associazioni

Fantastico risultato ragazzi. Di certo non si può dire che vi mancano le palle. Avanti così!!!! Siete grandi!!!!

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Data: 31.01.2018

Autore: Renato Russo

Oggetto: Contatore

Sono veramente soddisfatto di questa sentenza. Era ora che si facesse un po' di chiarezza sulla questione anche perché è sempre stata la classica porcata all'italiana nei confronti della gente comune. Con Enel non c'è modo di parlarci perché se ne fregano tanto sanno che prima o poi se vuoi la luce paghi quello che ti dicono loro.

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