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CONTATORI ENEL E MARCATURE: MORENO MORELLO HA GENERATO SOLO ULTERIORE CONFUSIONE..???

17.06.2018 00:45

In molti nel 2015 ci avevano chiesto una replica al servizio di Moreno Morello su Striscia la Notizia. In molti avevano ritenuto che quel servizio generasse solo ulteriore confusione nei consumatori e addirittura, secondo alcuni, sembrava più che altro volto a sedare l'allarme che si stava accendendo nell'opinione pubblica. Da parte nostra, ammettiamo di non avere avuto il tempo materiale per occuparci anche di questa questione, ne abbiamo avute molte e a nostro parere ben più importanti a cui dedicarci. Siamo stati più che altro impegnati nel coordinare al meglio la nostra campagna di informazione ENEL A NORMA, ad offrire ogni possibile consulenza, sostegno e aiuto a chiunque ce lo richiedesse. Oltre a questo impegno, di certo non meno gravoso è stato quello legato alla causa che si è svolta presso il Tribunale Civile di Roma che ci ha visti impegnati come parte resistente contro le accuse mosse dalla Società Enel Distribuzione Spa. La società di distribuzione infatti, già nel 2015 ci aveva dapprima diffidati e poi querelati per aver pubblicato articoli contenenti a loro dire "notizie false" sulla potenziale pericolosità dei contatori da loro distribuiti. Oltre a questo la Società lamentava il fatto che i nostri articoli ledevano il loro onore, la loro immagine e reputazione commerciale. 

diffida enel Distribuzione.pdf (429,2 kB)

Il Giudice, la Dott.ssa Daniela Bianchini, che ha presieduto la causa, dopo aver approfondito per mesi l'argomento e tutti i documenti da noi depositati come prova a sostegno delle nostre tesi, dopo aver compreso il motivo dell'interesse sociale che era scaturito a seguito della pubblicazione dei nostri articoli nonché l'aspetto riguardante la sicurezza pubblica che inevitabilmente era in gioco, non ha potuto fare altro che sentenziare in nostro favore affermando che quanto da noi pubblicato era vero, la forma espositiva era corretta e volta unicamente a muovere critiche più che giustificate all'operato inevitabilmente discutibile di una Società che ha impiegato apparecchi privi di conformità di sicurezza nell'ambito di un servizio di pubblica utilità offerto a milioni di famiglie italiane. Lo stesso Giudice in sentenza ha dichiarato quanto noi avevamo sempre affermato nei nostri articoli: 

"con l’avvento del mercato unico, i consumatori hanno imparato a conoscere e ricercare il “marchio CE” quale autocertificazione circa la rispondenza (o conformità) ai requisiti essenziali per la commercializzazione e utilizzo di alcuni prodotti nell'Unione Europea. Appare, dunque, evidente come l’assenza del marchio legale di matrice europea, che è al centro degli articoli in questione, comporti la mancanza di quei requisiti di conformità che rappresentano una tutela per la sicurezza del consumatore."

 
 

Nell'immagine del "contatore" che vi postiamo, potete trovare segni che inevitabilmente traggono in inganno il consumatore su una presunta qualità e sicurezza del prodotto "contatore". Ricordiamo a tutti che la Marcatura "CE" ha per legge proprio la funzione di rassicurare il consumatore sulla presunzione di conformità di un prodotto ai requisiti minimi di sicurezza. Attenzione però, perché nel caso dei contatori distribuiti dalla Società Enel Distribuzione Spa tra il 2001 e il 2007, non solo il segno che dovrebbe riprodurre fedelmente la Marcatura "CE" è errato, ma anche il logo dell'Istituto Marchio Qualità IMQ non è riportato nel modo corretto. Nel catalo IMQ non esiste infatti quel tipo di logo.  

Enel Distribuzione ha spesso rassicurato i consumatori raccontando la favola che il contatore fosse stato certificato nel processo produttivo da IMQ, ma è anche vero che lo stesso gestore sia nella diffida inviataci che in molte lettere inviate ai nostri associati ha affermato che IMQ solo da maggio 2008 è stato riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico come Organismo Nazionale Notificato autorizzato a certificare la conformità dei contatori . Solo da Maggio 2008 infatti IMQ ha potuto come Ente terzo certificare la conformità degli strumenti metrici. Prima, ossia nel periodo in cui sono stati distribuiti oltre 32 milioni di contatori privi dei requisiti di conformità di sicurezza e metrologica, IMQ non era autorizzato a certificare in alcun modo quel tipo di strumenti perché tale attività era esclusivamente riservata all'ufficio centrale metrico di Roma. 

  • Ma proviamo a raghionarci su un attimo.... L'istituto italiano marchio qualità IMQ, che nella memoria degli italiani, fin da quando eravamo bambini ha sempre rappresentato un sinonimo di qualità e sicurezza dei prodotti che portavano il loro marchio, può aver commesso un errore madornale su oltre 32 milioni di "contatori"..? 
  • Ma soprattutto IMQ può aver certificato come prodotti qualitativamente sicuri oltre 32 milioni di "contatori" che riportavano una marcatura "CE" illegale che pregiudicava irrimediabilmente i requisititi di conformità di sicurezza del prodotto stesso..? 
  • IMQ, l'Istituto Marchio Qualità che, a dire della Società Enel Distribuzione Spa, dovrebbe aver certificato quei contatori nella loro qualità e conformità di sicurezza "CE" oltre ad averne certificato anche  il loro processo produttivo in Cina negli stabilimenti della CMEC. Vi pare verosimile che IMQ possa aver controllato che milioni di quei contatori venissero prodotti mantendo lo stesso identico standard qualitativo dei 3 campioni depositati presso il proprio istituto, senza però mai accorgersi che del loro marchio IMQ venifa fatto un uso improprio e che lo stesso veniva apposto nelle immediate vicinanze di una Marcatura "CE" illegale che traeva in inganno i consumatori..?

Noi abbiamo contattato sia IMQ che ACCREDIA, l'Ente che dovrebbe vigilare sugli istituti accreditati affinché possano operare nel più assoluto rispetto della legge. Quel che possiamo affermare è che gli uffici legali di IMQ sono rimasti alquanto basiti sulla questione, anzi, inizialmente pareva non sapessero nemmeno di avere mai certificato dei contatori per Enel Distribuzione. ACCREDIA invece, dopo vari rimbalzi di responsabilità negli uffici interni e dopo vari solleciti al fine di ottenere una risposta scritta, possiamo confermarvi che una risposta non è mai arrivata. 

come Organismo Nazionale Notificato autorizzato a certificare la conformità dei contatori alla normativa

Se c'era bisogno di far chiarezza, noi l'abbiamo fatta. Se c'era bisogno di eliminare ogni tipo di confusione noi l'abbiamo eleiminata, ma ora sorge un dubbio...... Moreno Morello di Striscia la Notizia se la sentirebbe di fare un servizio reale e sincero sulla questione marcature "CE" e contatori al fine di informare gli italiani dei rischi che corrono..?

Di seguito quanto deciso il 06/11/2017 nella sentenza del Tribunale Civile di Roma dall'Illustre Giudice Dott.ssa Daniela Bianchini che ha emesso Ordinanza n. cronol. 21071/2017 del 08/11/2017 RG n. 4650/2016 che ha rigettato tutte le accuse mosse nei nostri confronti dalla Società Enel Distribuzione Spa.

Ordinanza Enel Distribuzione.output evidenziata.pdf (332,8 kB)

Ed è proprio da questa sentenza che vogliamo iniziare a dare risposta a Moreno Morello di Striscia la Notizia e ci aggiungiamo anche un esempio dei tanti documenti di sequestro portati a termine dalla Guardia di Finanza nei confronti di quel gestore che lo stesso Moreno Morello aveva interpellato per dare risposta alle molte perplessità dei consumatori. Noi vogliamo credere che per un eccesso di buonafede Moreno Morello sia stato indotto a credere più alle parole della Società Enel Distribuzione Spa oggi rinominata e-distribuzione Spa che alle asserite preoccupazioni delle centinaia di consumatori che avevano contattato la redazione di Striscia la Notizia. Auspichiamo che da questo articolo e dai documenti che pubblichiamo, Moreno Morello possa comprendere meglio la gravità del problema legato alle marcature CE errate su quei contatori, ma soprattutto il problema legato alla potenziale pericolosità di questi apparecchi che ancora oggi, vengono utilizzati in condizioni di illegalità nell'ambito di un servizio di pubblica utilità offerto ai consumatori.

Sequestro penale Guardia di Finanza di un contatore di Enel Distribuzione con marcature illegali.pdf (372369)

Sappiamo bene che Enel Distribuzione si è sempre data un gran da fare affinchè sulle testate giornalistiche a tiratura nazionale si pubblicassero notizie su eventuali sequestri dei loro contatori a seguito di presunte manomissioni da parte degli utenti, ma ecco che creandosi la situazione inversa, pare proprio che la stessa Enel Distribuzione non abbia più alcun interesse nel darne notizia. Non stiamo parlando di un sequestro o un paio, ma di oltre 400 procedimenti giudiziari nei quali la società di distribuzione è stata indagata e di cui nessuna testata giornalistica si è mai degnata di scrivere due righe. L'unica testata ad aver scritto delle varie denunce a carico della Società Enel Distribuzione è stata la coraggiosa Gazzetta di Parma. L'unica testata giornalistica che forse può ancora vantare libertà di stampa in questo paese e che ha pubblicato ugualmente un articolo nonostante la diffida da parte della Società di distribuzione a non pubblicare notizie sui fatti accaduti.

Riteniamo si sia creata nel tempo una sorta di trincea di omertà da parte dei media nazionali attorno alla questione denunce e sequestri dei cotatori che difficilmente poteva essere abbattuata. La stessa Striscia la Notizia, quando in un servizio di Moreno Morello del 20 febbraio 2015 ha affrontato l'argomento, ha lasciato l'amaro in bocca a molti professionisti che si stavano battendo e ci stavano mettendo la faccia, per non parlare di migliaia di consumatori che pretendevano forse più chiarezza, verità e serietà su un argomento così importante che riguarda la sicurezza pubblica e che invece, secondo molti, è stato trattato nel servizio con estrema leggerezza. Il servizio ha infatti solo generando ulteriore confusione nei consumatori e soprattutto nel momento in cui lo stesso Moreno Morello, quasi a minimizzare il problema si mostrava incurante del fatto che una marcatura "CE" non corretta come è stata dallo stesso definita, rappresentava quel tipico delitto contro la fede pubblica che impone l'applicazione d'ufficio dello strumento repressivo che la norma prevede, ossia il sequestro penale. Il sequestro, in tali circostanze, non si effettua a caso, ma i sigilli vengono applicati perché quella Marcatura "CE" è un requisito fondamentale della conformità di sicurezza del prodotto. La mancanza della stessa o la sua riproduzione in modo errato stanno a significare che quel prodotto non può circolare liberamente sul mercato Europeo SEE in quanto non può essere definito un prodotto sicuro. Poco importa dunque quel che dice il gestore, a casa nostra, come speriamo anche nella redazione di Striscia la Notizia, conta di più quel che dice la legge..!  La Direttiva Europea 2001/95/CE specifica chiaramente che sul mercato della Comunità Europea possono circolare solo prodotti sicuri. Così come la Decisione 93/465/CEE del Consiglio dell'Unione europea, del 22 luglio 1993 ha chiaramente specificato come dovesse essere riportata la marcatura "CE" sulle specifiche categorie di prodotti per le quali era obbligatoria. Enel Distribuzione ha addirittura dichiarato in alcuni casi che non erano nemmeno tenuti ad apporre il marchio "CE" ed è vero, perchè per la categoria dei contatori, facenti parte degli strumenti metrici, la marcatura "CE" non era prevista. Era invece prevista l'omologazione di quegli apparecchi e la loro certificazione da parte dell'ufficio metrico centrale che avrebbe dovuto rilasciare a seguito del superamento di tutte pe prove tecniche un certificato di approvazione CE del modello, un certificato di verifica prima CE e un certificato di approvazione del CE del Tipo, tutte cose che ribadiamo IMQ non avrebbe mai potuto fare perché non possedeva competenza in materia. Questi certificati però Enel Distribuzione non li possiede perchè come già appurato in sede parlamentare, la stessa non si è mai curata di far omologare i propri contatori e per tal motivo tali contatori non sono mai stati sottoposti alle prove tecniche previste per legge al fine di garantire oltre alla loro efficienza in termini di precisione, anche la loro efficienza in termini di protezione dell'utente e sicurezza del prodotto stesso durante l'uso quotidiano. L'aver inoltre apposto un segno simile alla marcatura "CE" quando non previsto per la specifica categoria di prodotti, costituisce ai fini di legge il reato di indebita marcatura "CE" proprio perchè trae in inganno il consumatore sulla presunzione di conformità di sicurezza del prodotto stesso. Aggiungiamo inoltre che non è mai stato emesso dal Ministero delle attività produttive alcun provvedimento d'ammissione all'utilizzo di quei contatori nell'ambito di un servizio di utilità pubblica. Per tal motivo tali contatori oltre alle problematiche già evidenziate, essendo sprovvisti di ogni tipo di bolli e sigilli metrici, starebbero ancora misurando i consumi di tutti gli italiani in condizioni di assoluta illegalità. 

Tutto ciò è gravissimo..? Certo, ma se nessuno ne parla, nessuno lo sa..! Se poi per poterne parlare bisogna prima mettersi d'accordo con Enel per sapere cosa si può dire e cosa non si può, allora vuol dire che la libertà di informazione in questo paese è seriamente compromessa e chi si presta a questi giochi di potere che minano la libertà di informazione, non può più essere ritenuto attendibile né affidabile. Sarebbe come andare a chiedere al falsario in manette il permesso di scrivere sul giornale che i suoi soldi erano falsi. 

 

Ma proviamo ad analizzare nel dettaglio il servizio di Striscia la Notizia,  Moreno Morello precisava quanto segue: 

"Monta quindi la preoccupazione di tutti coloro che hanno il contatore con la marcatura "non conforme" perché pensano di non essere a norma e noi abbiamo interpellato il gestore che li ha installati. Lo stesso ci fa sapere che i contatori con la marcatura errata sono quelli che sono stati installati prima del 2007, la data di entrata in vigore di una norma specifica del settore." - poi Moreno Morello, mostrando nel servizio vari contatori nei quali si evidenziava la marcatura non corretta o corretta a seconda dell'anno di fabbricazione se fosse prima o dopo il 2007, concludeva il servizio minimizzando il problema nel seguente modo - "ma il gestore fa sapere che indipendentemente dai simboli visibili, ben prima del 2007 le tecnologie erano rispettose delle attuali norme quindi tutti i dispositivi attualmente in uso, avrebbero un analogo standard di sicurezza e per quanto riguarda le misurazioni, salvo guasti non prevedibili, avrebbero una taratura valida per vent'anni."

Clicca sull'immagine per vedere il servizio

Il Sig. Moreno Morello, per correttezza di informazione e come crediamo di aver spiegato esaurientemente sopra, avrebbe dovuto dapprima approfondinre in modo adeguato l'argomento e in seguito precisare che, quando su un prodotto appare una marcatura "non conforme", non è che la gente pensa di non essere a norma, se mai la gente deve essere consapevole del fatto che il prodotto che sta utilizzando è un prodotto potenzialmente pericoloso per la propria incolumità e salute. 

Per tal motivo, tutte le persone devono essere informate e messe nella condizione di diritto di poter rifiutare di utilizzare quel tipo di prodotto, nella fattispecie quel tipo di contatore se quel contatore potrebbe un giorno arrecargli un danno. Non lo diciamo noi Sig. Moreno Morello, lo dice la legge..! Dire che questa è una marcatura corretta e questa è una marcatura errata e poi aggiungere quasi come per rassicurare che il gestore ha detto che va tutto bene, non ci pare molto corretto nei confronti di tutti coloro che seguono Striscia la Notizia da anni. 

Ecco perchè in questa particolare occasione dei contatori, molte di queste persone vi avevano contattato. Vi hanno contattato perchè percepivano giorno dopo giorno una condizione di illegalità e di insicurezza nella quale si trovavano vivendo inoltre e quotidianamente la preoccupazione di ritrovarsi costrette ad utilizzare un prodotto che in mancanza dei requisiti sopra menzionati avrebbe potuto in qualsiasi momento nuocergli.  Se poi ci aggiungiamo il fatto che a queste persone non è nemmeno mai stata consegnata come previsto per legge la dichiarazione di conformità CE che la Società Enel Distribuzione avrebbe dovuto consegnare per ogni contatore installato in ogni casa o attività commerciale, diventa palese il fatto che qualcosa non quadri. Sarebbe inoltre opportuno sapesse Sig. Moreno Morello che, ciò che riferisce il gestore, in questo caso Enel Distribuzione è asolutamente falso. Le tecnologie adottate prima del 2007 non erano affatto rispettose delle attuali norme, ma operavano al di fuori della legge e operano al di fuori della legge anche oggi. La Società Enel Distribuzione Spa infatti, non ha mai presentato domanda d'ammissione alla verificazione metrica per quei contatori ed è per tal motivo che non esiste alcun provvedimento di ammissione da parte del Ministero delle attività produttive che autorizzi l'utilizzo di quei contatori. 

La Società di distribuzione che gestisce il servizio non ha mai fatto nulla di tutto questo ed il perchè è molto semplice. Quei contatori di plastica di importazione cinese, non avrebbero mai superato le prove tecniche imposte dal controllo CEE e in breve si sarebbe scoperto che quei contatori non potevano essere idonei, ma, soprattutto sicuri per il loro utilizzo nell'ambito di un servizio di utilità pubblica. Durante i test sarebbero andati a fuoco esattamente come questi che vi mostriamo di seguito. 

Solo che questi contatori che vi mostriamo non sono andati a fuoco durante le prove tecniche, ma sono solo due esemplari delle migliaia di contatori che negli ultimi anni sono andati a fuoco nelle case di quelle persone alle quali avete parlato di "confusione". Quelle persone rassicurate dalle informazioni false che con buona probabilità il gestore vi ha indotto a riportare nel vostro servizio. Di questi contatori ce ne sono oltre 32 milioni in Italia, contatori che quasi ogni giorno in qualche località italiana prendono fuoco e mettono a serio rischio l'incolumità delle persone, delle famiglie, di anziani e bambini che regolarmente scampano alle fiamme salvati dai vigili del fuoco e poi finiscono all'ospedale intossicati dai fumi delle materie plastiche tossiche di questi contatori.

Ecco dunque carissimo Moreno Morello che non si tratta di "confusione" e se anche ve ne fosse, una trasmissione come Striscia la Notizia, che si è sempre battuta in nome della verità, non può permettersi a nostro avviso di generarne ulteriormente.

Nel caso in cui desiderasse approfondire ulteriormente l'argomento, può sempre leggere il nostro articolo che colleghiamo a questo e che riguarda la nostra relazione finale sui contatori distribuiti dal 2001 al 2007. 

RELAZIONE FINALE SUI CONTATORI DI ENERGIA ELETTRICA DISTRIBUITI DA ENEL DISTRIBUZIONE TRA IL 2001 E IL 2007

A chiunque basterà cliccare sul link qui sopra per accorgersi di quanti incendi sono stati innescati da quei contatori e solo negli ultimi tempi. Noi siamo sicuri che Moreno Morello, così come la Redazione di Striscia la Notizia, in totale buonafede, abbiano sottovalutato la potenziale pericolosità di quei contatori di cui si è trattato nel servizio. A distanza di 3 anni, forse sarebbe opportuno affrontare nuovamente l'argomento, dato che la questione è stata ormai approfondita nelle più opportune sedi giudiziarie e non è più solo una questione di marcature CE errate, ma di sicurezza pubblica. Confidiamo nella volontà di far chiarezza e fornire un'informazione adeguata e veritiera a tutti i telespettatori di Striscia la Notizia. Noi vogliamo per primi aver fiducia. 

 

Restiamo a disposizione per un confronto diretto e per ogni tipo di informazione. Potete in qualsiasi momento contattarci al nostro indirizzo liberazioneitaliana@gmail.com

Libera Azione italiana

 

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