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PERICOLO MASCHERE E VESTITI DI CARNEVALE, NON COMPRATE QUELLI MADE IN CHINA O PRC.

28.02.2014 08:58

Arriva il carnevale e si sa che ogni scherzo vale, ma attenzione bene, giocare son la salute dei propri figli non è di certo buona cosa. Gli articoli tossici, irritanti, cancerogeni tutti di provenienza Made in China o PRC sono ormai a migliaia e tra le più svariate merceologie. Dai profumi, ai trucchi, ai capi di abbigliamento, scarpe e oggetti di comune uso quotidiano. Ma il peggio dei cinesi lo trovate proprio nei giocattoli e in quelle cose che facilmente potrebbero chiedervi i vostri figli. Cose che acquistate facilmente perchè ottenibili a fronte di un piccolo prezzo pagato. Il problema però sta proprio in quel piccolo prezzo pagato ed è li che ci si fa del male nella convinzione di risparmiare. Evitate di acquistare prodotti di provenienza cinese, se non per voi stessi almeno fatelo per i vostri figli.

 
E' proprio nel settore merceologico dei giocattoli dove c'è più concorrenza e il prezzo deve essere sempre più basso. Ne consegue che più il prezzo è basso e più i cinesi cercano di spendere meno in costi di produzione, riciclando materiali senza fare troppa attenzione alla provenienza e ad una selezione precisa di questi ultimi. Nell'idea di lavorazione cinese, si parte sempre e comunque dall'unica necessità di trarre a prescindere da tutto un buon profitto. Questo si ottiene risparmiando sulla qualità dei materiali impiegati, sui costi di lavorazione e sul lavoro a nero, ma soprattutto eludendo tutti quei controlli di qualità che hanno un costo rilevante e che per legge dovrebbero essere applicati e accompagnare quel prodotto fino ad essere ben visibili a chi lo acquisterà. Tuttavia, il cinese sa benissimo che questi controlli non verrebbero mai superati dalle loro merci prodotte. Ed ecco che subentra a quel punto il fenomeno della contraffazione per riuscire in qualche modo a far entrare nei vari paesi le loro merci.. 
 
I sotterfugi adottati sono tantissimi e di ogni specie, tra i primi la contraffazione dei marchi di sicurezza CE e poi si punta proprio sul fattore quantità. Il ragionamento si basa sul fatto che a fronte di qualche sequestro "per loro accettabile", moltissima altra merce finirà comunque sul mercato e riescirà ad eludere i controlli. Applicano un concetto di "rischio accettabile" a fronte della consapevolezza che buona parte del resto della merce raggiungerà comunque il cliente finale. 

Che sarà mai un milione di euro di sequestro a fronte di altri 100 milioni di merce che è riuscita a passare..? 

 
Dalle ultime conversazioni avute con la guardia di finanza è sorto proprio questo problema. Ciò che loro riescono a sequestrare grazie ai continui controlli effettuati, è solo una minuscola parte di tutta la merce che invece viene diffusa e che ogni giorno è in circolazione. I risultati ottenuti fino ad oggi sono comunque ottimi, ma bisogna fare molto di più per questo problema largamente sottovalutato dal governo e in primis dagli stessi cittadini che ancora non conoscono l'effettiva gravità del problema. L'unico modo per fermare questo fenomeno sta nella sensibilizzazione e nella diffusione di informazioni per il cittadino, informazioni che lo stimolino ad evitare assolutamente di acquistare prodotti di provenienza cinese
 
Il passaparola può realmente diventare l'arma vincente in questa situazione che altrimenti porterà questo paese ad uno scenario catastrofico in futuro. In questo periodo, per esempio, siamo prossimi al carnevale e quale esempio migliore per parlarvi proprio del problema Cinese ad esso legato. Ci sentiamo in dovere di consigliarvi di evitate di acquistare maschere e vestiti in cui trovate la scritta Made in China o PRC. Evitate di acquistarle anche se le trovate in un negozio gestito da italiani. Anzi dovrebbe essere un motivo in più per incentivarli a distribuire merce di qualità informandoli di tutta la problematica legata agli articoli cinesi. Di recente, a Roma, maschere e costumi tossici made in China sono stati sequestrati. Oltre un milione di euro il valore della merce se fosse stata immessa sul mercato. Era divisa in oltre due milioni di pezzi, c'erano  maschere, trucchi, giocattoli e costumi di ogni foggia e per tutte le età. Il materiale bloccato dalla Guardia di Finanza, era destinato al mercato della capitale ed era stato stoccato in quattro depositi di via dell’Omo, periferia est di Roma.
 
L’obiettivo solito era quello di invadere il carnevale romano offrendo prodotti economici non conformi agli standard di sicurezza, battendo così ogni forma di concorrenza e monopolizzando il mercato. I prodotti in questione, in particolare, sono tutti privi dei necessari certificati di conformità CE. Assenti del tutto oppure come al solito falsifica, in alcuni casi il marchio CE era difforme da quello prescritto dalla normativa comunitaria, apposto solo per ingannare il consumatore finale. Alcuni campioni della merce sequestrata sono stati inviati all'Arpa Lazio, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, per l’analisi gascromatografica. Esami approfonditi, difatti, hanno evidenziato la presenza, nella composizione delle maschere, di quantità elevate di "cicloesanone", un composto infiammabile e nocivo per inalazione, oltre che irritante per le mucose, le vie respiratorie superiori, gli occhi e la cute. Quattro persone di nazionalità cinese, tutti amministratori legali delle società cui sono riconducibili i depositi, sono state denunciate.

Ma ora riflettete un attimo, in quante altre città quelle maschere, quei vestiti e quei trucchi stanno ancora circolando e saranno quindi vendute..? 

 
Raffaele Molinari Liberazione italiana Roma

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Data: 28.02.2016

Autore: Anna

Oggetto: Conferma

Anche io voglio confermare quanto scritto in questo articolo: questo carnevale ho comprato degli accessori per arricchire il costume da pirata di mio figlio in un negozio cinese. Sulla confezione ho visto il marchio C.E. giusto. Ma dopo aver solo provato la maschera che era nel pacco si è graffiato sopra la palpebra con un piccolo spuntone che era all interno e dopo un mese di cure ancora non guarisce

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