La prima vera libera associazione di consumatori


NOLA, MARIGLIANO, SAN GIUSEPPE VESUVIANO E I CANI CONTINUANO A SPARIRE E A MORIRE.

11.11.2013 16:27
 
 
Cani, di piccola taglia, di grossa taglia, poco importa a chi li porta via. Ciò che conta è la pelliccia e che non abbiano evidenti malattie che possano essere trasmesse cibandosene.
 
Questa è una triste e macabra situazione che sta letteralmente destabilizzando l'opinione pubblica italiana e chi come noi ama profondamente i propri amici a quattro zampe.
 
Torniamo come sempre a parlare di cinesi e la loro economia sul territorio, insediamenti di migliaia di persone che quasi nemmeno si vedono perchè vivono nell'ombra, nascosti in laboratori producendo giorno e notte ininterrottamente in condizioni igieniche fuori da ogni norma di legge. 
 
Nola, Marigliano, San Giuseppe Vesuviano, sono questi i paesi coinvolti in provincia di Napoli. Una sorta di triangolo delle Bermuda dove nell'ultimo decennio buona parte dei cinesi si sono insediati distruggendo l'economia del commercio locale e tipico della zona. Sono più che altro cinesi provenienti dalle concerie di Prato che si sono trasferiti in questa zona con laboratori di confezioni e quant'altro.
 
 
Le forze dell'ordine non possono più di tanto, un pò indotti dalla politica locale che invita alla tolleranza e a scarsi controlli. Dall'altra parte poco "motivati" a scontrarsi con l'organizzazione malavitosa cinese dedita all'estorsione in cui le vittime vanno al di la della nazionalità di appartenenza.. Commercianti italiani e cinesi in difficoltà che hanno contratto un debito con questa organizzazione sempre pronta a dare, ma ancor più pronta poi a riscuotere e con i dovuti interessi d'usura. Il fatto è che tutto viene effettuato nel più totale silenzio e sotto gli occhi di tutti, ma guai se non paghi il pizzo ai cinesi. Soprattutto guai a chi ne parla.
 
Un'altro grosso impegno per le amministrazioni locali è il problema che arreca la presenza di questi laboratori tessili gestiti dai cinesi, è la raccolta e l’eliminazione dei residui di stoffe, seta e materiali vari per la produzione di scarpe, guanti e borse. I cinesi si disfano senza curarsi dei loro residui o riempiendo tutti gli spazi disposti per la raccolta dei rifiuti.. Altre volte ammassandoli in luoghi solitari, lontani dal luogo di produzione e non controllati dalla pubblica autorità.. 
 
Questo stato di cose negli ultimi giorni è diventata una vera e propria emergenza igienico-sanitaria. Sono state istituite apposite “guardie ecologiche” ma i risultati,almeno per ora, sono molto scadenti.
 
Più grave è il ritrovamento di carcasse animali  nelle medesime discariche. Le prime ipotesi deviavano verso avvisi con fine intimidatorio, ma esiste il pensiero comune, che alcuni rari animali vengano scartati per la loro scarsa qualità o impossibilità di concia. 
In altri casi, se randagi potrebbero essere scartati per eventuali malattie infettive che potrebbero trasmettere cibandosene.
 
E' nota infatti a livello globale l'abitudine cinese nel considerare i cani e i gatti animali commestibili, un'abitudine che loro identificano come tradizione, ma che in Italia almeno dovrebbero astenersi dal praticare.
 
Le carcasse sono state ritrovate nelle medesime discariche abusive in cui i cinesi abitualmente gettano rifiuti di ogni genere e a cui dopo un pò di tempo regolarmente danno fuoco cercando di cancellare a loro modo ogni traccia.
 
Ciò che vedete nella foto è un recente ritrovamento che a noi ha letteralmente spezzato il cuore..
 
Speriamo vivamente che le amministrazioni coinvolte si sensibilizzino al problema e inizino realmente a fare controlli approfonditi su queste attività. 
 
Speriamo soprattutto che cessi questo scempio ai danni dei nostri animali. Questa è l'Italia, e ci teniamo che resti tale..!
 
 
 
Autori: Liberazione italiana e la preziosa collaborazione dello staff di A4Z
 

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