
La prima vera libera associazione di consumatori
IL FUOCO CANCELLA A PRATO UNO DEI TANTI LABORATORI CINESI. TUTTO NORMALE..?
02.12.2013 18:55
Avvolti dalle fiamme nel sonno.. Qualcuno sicuramente era sveglio per cominciare una nuova giornata di lavoro.. Nei laboratori cinesi si dorme a turni, le macchine non si fermano mai il profitto viene sempre prima di tutto.. Una sorta di soppalco dove erano allestiti simili a dei loculi gli spazi dormitorio in cartone e cartongesso e poi il vero e proprio laboratorio dove si preparano le confezioni di abiti.. È certo che uno di loro ha cercato di spegnere il fuoco e poi ha cercato la salvezza mentre le fragili pareti ardevano e il soppalco stava per crollare.. È un uomo che spacca il vetro del finestrone, da cui sporge con un braccio, cerca aria mentre il fumo denso e scuro ha già avvolto tutto.. È istinto di sopravvivenza, un tentativo disperato, ma, oltre il vetro, ci sono le sbarre. Spesso sono sbarre appositamente apposte per impedire a chiunque di guardare dentro e altrettanto per impedire ai lavoranti schiavizzati di fuggire. Lo trovano così i vigili del fuoco che per portar fuori il cadavere carbonizzato devono segare l’inferriata.. Questo lo scenario della morte
di 7 lavoratori cinesi in uno dei tantissimi capannoni dove nessuna regola di sicurezza viene rispettata per risparmiare. Dove le condizioni dei lavoranti sfruttati sono disumane nel più totale silenzio dell'opinione pubblica e istituzionale. In quegli ambienti malsani dormono, mangiano, defecano e lavoravano. In quello stesso ambiente crescono i figli spesso e volentieri "invitandoli a contribuire" in piccoli lavoretti. Questa una delle tante realtà del Macrolotto alla periferia di Prato.
Le cause quali sono..?
È domenica mattina, attorno alle 7.00 e come sempre i lavori procedono per affrontare una nuova giornata che non è di riposo, nel “pronto moda” cinese non c'è mai riposo. Al piano terreno sono stoccate migliaia di abiti da confezionare e inviare ai negozi e tessuti di lavorati con procedimenti all'insegna del risparmio più assoluto.. La maggior parte di questi materiali sono altamente infiammabili e le esalazioni dei procedimenti di tintura pervadono l'aria al limite della possibilità di respirarla. C'erano dieci persone, secondo le testimonianze di chi si è salvato.. Una stufetta accesa per scaldarsi che ha provocato un corto circuito..? Oppure un mozzicone di sigaretta spento male..? Le indagini dovranno chiarire le cause.. La realtà è che il fuoco divampa e porta alla luce una delle migliaia di realtà contro cui noi ci opponiamo con forza da parecchio tempo.. Tutti corrono verso le scale nella speranza di riuscire a raggiungere la porta al piano di sotto, ma il soppalco cede e troveranno quei corpi sotto le macerie. Un ex carabiniere a dare l’allarme ma quei materiali altamente tossici e infiammabili con cui producevano vestiti non si spegneranno facilmente ne con acqua ne con la schiuma usata dal pronto intervento dei vigili del fuoco accorsi prontamente sul luogo della tragedia.
Dov'erano i responsabili di quel laboratorio..? Dov'erano i titolari..? Dov'erano i veri padroni e non i prestanome a cui era intestata quell'attività..? Di certo non la dentro a bruciare vivi.. Di certo nelle loro belle case, comode e create sfruttando l'immigrazione clandestina e il lavoro in nero, sfruttando connazionali schiavizzati pur di riuscire a pagare quel debito contratto in passato, per cui hanno facilmente dato in pegno la vita dei familiari rimasti in Cina.
Altri responsabili sono da individuare nel governo, coloro che hanno permesso che quest'invasione avvenisse contravvenendo ad ogni legge e regola del nostro paese. Volutamente invitando alla tolleranza le forze dell'ordine in cambio dei favori di Pechino e di un governo che mira solo all'espansione economica senza considerare minimamente quanto questo costi all'intera umanità.
Vanno fermati..! Tutti, nessuno escluso..! O dobbiamo come sempre continuare a considerare tutto questo normale..?
Raffaele Molinari Liberazione italiana
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