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SVELATO IL SEGRETO: IL CONTATORE LO PRODUCE IL PAPA' DEL MINISTRO DELLO SVILUPPO FEDERICA GUIDI.. A BEH..! ALLORA..

18.02.2015 00:38
 
 
Oramai è chiaro, siamo tutti vittime di un paradosso tutto italiano che sta colpendo le nostre famiglie.. Siamo colpiti tutti, nessuno escluso..! Siamo tutti sotto scacco dei fornitori di energia, i fornitori di quel bene primario a cui non possiamo rinunciare. Nessuno di noi sosterrebbe mai l'ipotesi di non pagare un servizio offerto, di non pagare le bollette che arrivano, ma, converrete con noi sul fatto che, pagare è una cosa, pagare il giusto tutt'altra cosa..  Immaginate la Sig.ra Maria nella sua casa, la tipica casalinga che nonostante mille difficoltà cerca di tirare avanti.. Oramai solo il marito porta a casa uno stipendio.. Da quando l'azienda in cui lavorava Maria ha chiuso, bisogna più che mai stare attenti a tutto.. Anche la bolletta della luce influisce sulla già fragile economia della famiglia, ma lei è fiduciosa nelle proprie capacità, Maria è una brava risparmiatrice. Lei è la classica brava donna, in buona fede nei confronti di quello Stato italiano che legifera e che riconosce come autorità. Lei si fida perchè  è convinta che lo Stato la tuteli e crede ancora che l'ENEL e quel contatore siano collegati allo Stato, bisogna averne rispetto e se dicono che c'è da pagare qualcosa non va messo in discussione. Maria ha imparato bene le lezioni della pubblicità e ormai sa bene che, se spendi troppo non è mai colpa loro, ma solo colpa tua che sprechi energia..
 
Così, tra le varie faccende domestiche, quella brava donna si impegna costantemente in ogni forma di risparmio. Fa meno lavatrici, ha comprato lampadine a basso consumo energetico e ha anche smesso di usare la lavastoviglie.. Maria stira con moderazione, fa ormai solo i colli e i polsini e giusto la parte anteriore delle camicie del marito.. Perchè..? Perchè è la parte che si vede.. Bisogna essere spicci, svelti perchè più il ferro resta acceso e più la bolletta va su.. Due mesi fa aveva speso quasi 500 euro di bolletta e per colpa di quella bolletta ha dovuto lesinare un pò anche sulla spesa. Non ha potuto nemmeno comprare le medicine per quel fastidio alla mano, ma a Carlo non l'ha detto e poi si sa, i dolori vanno e vengono. Non capiterà mai più però, ecco perchè da quella bolletta si è ripromessa di stare molto più attenta ai consumi.. 
 

Peccato che non sia servito a nulla.. 

 
 
La Sig.ra Maria non sa che, mentre stava stirando, il postino è passato e le ha lasciato nella cassetta della posta la nuova fattura di Enel Energia e questa volta ammonta a quasi 580 euro.. Povera signora Maria, quanto ci è rimasta male quando ha aperto quella busta.. E' rimasta seduta sul divano per non so quanti minuti tenendo quella bolletta tra le mani, voltandola, rivoltandola, guardando tutte le specifiche in cui non ci ha capito nulla, poi è scesa in ciabatte fino in strada, ha aperto lo sportello dove è alloggiato il contatore, ha pigiato quel pulsante più volte, ma ci ha capito ancora meno, non ha mai avuto da Enel un manuale d'uso e manutenzione di quel contatore.. Dicono che è tutto intuitivo, ma Maria non è mai stata una donna intuitiva.. Una cosa l'ha capita però, questa volta avrebbe dovuto pagare 580 euro anche se aveva fatto attenzione e tutto il possibile per risparmiare. Maria con timore ha chiamato il servizio clienti di Enel Energia, ha parlato con l'operatrice, una certa Cosmina, probabilmente straniera, la quale, le ha detto con un accento un pò strano che quelli risultavano essere i suoi consumi. L'operatrice ha aggiunto: "se non ci l'hai i soldi a pagare tutto vuoi dillazionare boleta?" La Sig.ra Maria un pò per dignità e un pò per orgoglio ha detto che avrebbe pagato, ma le si spezzava il cuore al pensiero di doverlo dire al marito la sera quando sarebbe tornato.
 
Quanto descritto è l'immagine di tante famiglie italiane che ci scrivono, che si lamentano perchè si sentono impotenti di fronte ad un abuso. Lo Stato deve garantire la tutela della fede pubblica e deve dare la certezza che le persone pagano qualcosa che possono leggere e verificare. In Italia ci ritroviamo invece nella situazione paradossale in cui non paghiamo quello che vediamo, ma al contrario siamo costretti a pagare quello che leggono altri al nostro posto e di cui noi a prescindere ci dovremmo fidare. Così decade ogni tutela della fede pubblica, quella buona fede che ci ha portato oggi ad avere troppi dubbi sulla trasparenza, dubbi sulla correttezza delle transazioni economiche, dubbi anche sull'onestà nei confronti di chi a casa nostra ci porta e ci vende l'energia senza che nessuno controlli. O meglio siamo noi quelli che vengono controllati e a volte rovinati da chi gestisce l'energia. E' quanto meno legittimo avere perplessità soprattutto a fronte di quanto stiamo venendo a conoscenza giorno dopo giorno.  Il 12/01/2015 uscimmo con un articolo che parlava proprio dei contatori di Enel Distribuzione, si parlava della grande truffa dei contatori senza conformità CE. Ci pensammo bene prima di usare il termine "truffa".. Sapevamo che avrebbe smosso un marasma non indifferente, ma era esattamente quanto stava e sta ancora accadendo alle famiglie italiane, non lo si può definire in altro modo.. La maggior parte di noi s sente truffata da Enel Distribuzione e fornitori di vari.
 
Quello Stato italiano che dovrebbe garantire la tutela della fede pubblica, purtroppo non l'ha fatto e tanta brava gente, quotidianamente, sta pagando a duro prezzo questo madornale errore. Liberalizzazione si, ma che si dia libertà a colui che dovrebbe essere il controllato di essere anche il proprio controllore, NO, questo non ci sta bene.. Lo Stato italiano ha legiferato in favore della multinazionale energetica ENEL, creando una condizione di anarchia totale. Hanno installato nelle nostre case una sorta di bancomat che vogliono chiamare contatore di energia elettrica. Molti hanno messo in discussione le "misurazioni" di quell'apparecchio, ma come si può anche solo mettere in dubbio le misurazioni di qualcosa che pare non essere nemmeno mai stato collaudato o omologato per tale compito..? Che cos'è dunque..? 
 
Chi lo ha deciso che è un apparecchio che misura qualcosa..?
 
Enel Distribuzione osanna questo contatore elettronico, dice che è preciso, dice che misura perfettamente i kWh che consumiamo nelle nostre case. Ma lo dice Enel Distribuzione ed Enel Distribuzione è anche fornitore di questo prodotto quindi non attendibile perchè soggetta a conflitto d'interessi. Avete mai sentito un salumiere parlare male dei propri salumi..? Sicuramente no, ma almeno quando ve li ha venduti avete fatto la vostra scelta, eravate a conoscenza del prezzo, i salumi sono stati pesati davanti a voi su di una bilancia che periodicamente viene controllata dall'ufficio metrico legale e che riporta sigilli e bolli proprio perchè sia impedito a chiunque di manometterla. Con questo metodo di controllo e verifica, potete avere una buona sicurezza che un etto di mortadella peserà esattamente un etto e voi sarete tenuti a pagare un corrispettivo sulla base di quel peso che avete potuto verificare. Avere una scelta alternativa era la base di quel decreto Bersani, una scelta che avrebbe acceso i principi di concorrenza. Ma qui nessuno può scegliere quale contatore installare nella propria casa. E nessun ispettore metrologico può verificare la correttezza delle misurazioni e controllare o tarare quel contatore dell'Enel Distribuzione, ecco perchè non riporta ne sigilli né bolli. Nessuno da garanzie per quell'apparecchio che verrà installato a casa nostra e nessuno lo controllerà mai più. Poteva essere difettoso dall'inizio..? Nessuno l'ha mai verificato.. Potrebbe esser difettoso nel tempo..? Nessuno lo verificherà mai.. L'unica opzione è quella di poter contattare sempre la stessa Enel Distribuzione che al modico prezzo di 70 euro verrà a fare il suo bel controllo, applicherà un computerino all'apparecchio e farà qualcosa di cui non ci capirà assolutamente niente nessuno. Dopo di che, dopo qualche minuto dirà.. Va tutto bene Sig.ra Maria, tutto regolare, per la verifica pagherà comodamente i 70 euro nella prossima fattura che riceverà. Bel deterrente chiedere 70 euro per un servizio che dovrebbe essere garantito senza nemmeno chiederlo. Solo nel caso in cui il contatore dovesse presentare problemi non saremmo tenuti a pagare nulla. A fronte di centinaia di migliaia di richieste di controllo da parte dei consumatori ogni anno, forse qualche dubbio nascerebbe. Ma pensate anche a quanti demordono perchè dovrebbero pagare 70 euro con la consapevolezza di non risolvere un bel niente..?
 
Infatti basterebbe ragionarci su un attimo, voi vi fidereste di quella verifica..? O vi sentireste per l'ennesima volta cornuti e mazziati..? Questa è la condizione che ha creato il ministero dello sviluppo italiano, una situazione paradossale da cui non se ne viene fuori.. O forse sarebbe meglio dire che, nessuno ne vuole venire fuori perchè forse, c'è tutto l'interesse a mantenere le cose così come stanno..? 
 
Per questo motivo rivolgeremo una domanda precisa al Ministro Federica Guidi dell'attuale PD e alla fine di questo articolo sarà ben formulata per l'occasione..
 
Già, proprio a lei, il Ministro della delocalizzazione, o meglio internazionalizzazione come lei preferisce definirla per attribuirgli un senso più attuale in un contesto globalizzato. Trattammo il caso SIMEST nel 2014 quando risultò che il Ministro era stata coinvolta in tale scandalo per aver utilizzato i soldi nostri, quelli dei libretti di deposito postale, circa 8 milioni di euro e per far cosa..? Per delocalizzare l'azienda di famiglia, per l'appunto la Ducati Energia in Romania e mettere così in cassa integrazione quasi un centinaio di loro operai. Trattò la questione la trasmissione La Gabbia su La7 nella trasmissione del 06/04/2014 (min 57,35) di cui troverete facilmente traccia su youtube. Fu vergognoso scoprire che altri come il Ministro Federica Guidi si erano dati da fare a far man bassa dei nostri risparmi e a nostra totale insaputa. Ci fu anche un'interrogazione parlamentare in merito, tenuta dal "cittadino" Endrizzi del Movimento 5 stelle. Non vogliamo dilungarci in merito a come finì tutta la questione. Tanto in Italia le cose non cambiano mai in meglio se non siamo noi a prendere di petto la situazione e a volerle cambiare.
 
C'è anche qualcosa però che vogliamo porre alla vostra attenzione.. Qualcosa che merita davvero il vostro tempo.. Sono poche righe contenute in una sorta di "dichiarazione di conformità CE inerente un contatore di Enel Distribuzione e che è stata inviata a fronte del sequestro penale dello stesso.. Un sequestro da noi seguito da vicino.
 
Tratta di un certificato di garanzia di qualità del processo di produzione e riguardante  l'ubicazione del sito di fabbricazione del contatore.. Il riferimento è più che mai preciso almeno quanto è preciso il nome dell'azienda che  dovrebbe aver prodotto quei contatori elettronici per conto di Enel Distribuzione. Perbacco, ma è proprio la Ducati Energia di Bologna..?
 

Ancora l'azienda di famiglia del Ministro Federica Guidi..? 

 
Ma nooooo dai, impossibile, su quei contatori che abbiamo sequestrato c'era un marchio tipico del "China Export", fino a ieri eravamo convinti che quel prodotto fosse un prodotto di importazione cinese e oggi invece scopriamo che proviene dalla patria dei tortellini..? Delle lasagne..? Del ragù alla bolognese..? 
 
Abbiamo creduto fosse sicuramente un errore ed è per questo motivo che ci eravamo premurati di contattare dapprima il Ministro Federica Gudi e successivamente l'Amministratore delegato di Ducati Energia, l'Ingegner Gamba. L'Ingegnere al telefono non era molto entusiasta di rispondere alle nostre domande.. Anzi le ha ritenute fuori luogo e assolutamente insensate, tanto che nemmeno comprendeva per quale motivo avrebbe dovuto risponderci. 
 
Eppure la domanda che gli abbiamo posto era molto semplice ed era la seguente: " ingegnere da quel che scrive la società Enel Distribuzione, pare che Ducati Energia sia il luogo di produzione di quel meraviglioso primato della tecnologia che è il loro contatore elettronico.. E' vero che l'avete prodotto voi..?"
 
Risposte zero, ma soprattutto la linea cadeva spesso.. Non si sa come mai.. 
 
Restava in noi il dilemma di quel marchio "China Export" solitamente utilizzato nelle esportazioni di prodotti cinesi.. E poi avevamo ancora un'altro dubbio riguardante la produzione del contatore di Enel Distribuzione.. Se avessimo chiesto a Fiat se aveva prodotto la 500, crediamo che senza alcun problema ci avrebbero riferito che l'avevano costruita loro.. Dovrebbe essere motivo di vanto aziendale.. Idem per Ducati Energia, si presupporrebbe un motivo di vanto nell'aver costruito oltre 35 milioni di contatori, e sicuramente noi ne saremmo stati felicissimi ed orgogliosi perchè avrebbe convalidato la possibilità che quello, a tutti gli effetti era un prodotto italiano, un primato italiano.. Così siamo andati sul sito della Ducati Energia per visionare cosa producevano a livello aziendale e magari con la speranza di trovare in un angolino il nostro contatore di casa. Ebbene non c'era.. Ma abbiamo visto la "meravigliosa tecnologia di Ducati Energia".. Si spazia dai generatori eolici, al rifasamento energetico a media e bassa tensionecondensatori industrialiapparati di elaborazione e regolazione in linea e addirittura segnalamento ferroviario. Ci sono anche apparecchi di misurazione prodotti da Ducati Energia.
 
 
Poi li abbiamo guardati bene tutti questi prodotti e ci sono letteralmente cadute le braccia. Il 90% di tutti i prodotti contenuti nelle foto del sito di Ducati Energia riportano il medesimo marchio "China export" come quello sul contatore.. 
 

Alcuni addirittura riportano come sul contatore il marchio IMQ a fianco della marcatura CE contraffatta. 

 
 
Al ché abbiamo compreso che non si tratta di un mero errore grafico, ma di un vizietto di famiglia che a quanto pare ci sta costando un pò troppo in termini di trasparenza e bollette da pagare.
 
Ministro Federica Guidi, noi sappiamo che “Le donne e gli uomini del Pd si sono impegnati a rinunciare o comunque ad astenersi dall’assumere incarichi o decisioni che abbiano una diretta incidenza sul patrimonio personale, del proprio nucleo familiare ovvero di parenti o affini”.. Pare che così reciti il codice etico del Pd, al quale non si è ispirato di certo il premier Matteo Renzi quando le ha conferito l’incarico allo Sviluppo Economico.  Sia gentile, fate un mea culpa verso gli italiani a cui, in modo vergognoso continuate a sottrarre quei pochi soldi che gli sono rimasti. Avete trasformato lo Stato italiano in una sorta di circo dove i vari carrozzoni colmi di clown travestiti da Onorevoli e Ministri si susseguono in uno spettacolo squallido e a spese nostre..
 

Guardi l'apparecchio raffigurato nell'immagine Ministro Federica Guidi.. Sa cos'è..? E' un apparato di elaborazione in linea e regolazione da installare nelle Cabine Primarie (conversione da Alta Tensione a Media Tensione) di ENEL Distribuzione gestite con neutro isolato o a neutro. Guardi bene la marcatura che dovrebbe certificare la conformità di sicurezza di questo apparecchio, le pare conforme..? O è un mero errore grafico..?

 
 

Ora guardi quest'altro apparecchio Ministro dello sviluppo Federica Guidi.. L’Oscilloperturbografo è un registratore digitale in grado di acquisire e memorizzare contemporaneamente fino a 32 ingressi analogici e 128 ingressi digitali e analogici. E' completamente configurabile e programmabile mediante un Personal Computer portatile collegato tramite porta seriale o Ethernet. Anche questo usato da Enel per i nostri contatori vero..? Anche il programma applicativo è aggiornabile sia localmente che da remoto..? Ha notato che anche questo riporta la marcatura contraffatta..? Sa a cosa serve questo apparecchio..? Anche qui è un mero errore grafico..? Dai su.. Non prendiamoci in giro.. 

 
 
Con tutto il rispetto Ministro, ma non le sembra che qui siamo ben oltre ogni concetto di conflitto di interessi oltre che di buon gusto..? Le consigliamo vivamente di avvisare il suo papà che produrre prodotti che arrecano marcature contraffatte o apposte indebitamente, non è buona cosa e non è gradito dalle autorità che proprio in virtù di quella marcatura contraffatta stanno effettuando sequestri penali. 
 

Alla faccia del mero errore grafico..! Ma poi siamo davvero sicuri che tutti questi apparecchi non li produciate in Cina o in India dove avete delocalizzato..? Ops.. Pardon.. Volevamo dire internazionalizzato..

 
 
 
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Data: 25.02.2015

Autore: Giuseppe

Oggetto: R: R: Contatori contraffatti

Chiedo scusa, non avevo capito quanto avesse detto Morello, certo ENEL ha tutta la convenienza nello smentire ma lei cosa consiglia un azione civile o penale? o entrambe?
Voi organizzate qualcosa in gruppo?

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Data: 23.02.2015

Autore: LIBERAZIONE ITALIANA redazione

Oggetto: R: Contatori contraffatti

Sig. Giuseppe, guardi che Striscia la notizia ha semplicemente confermato il fatto che ci siano contatori che riportano marcature errate (non conformi) ed altri che riportano marcature corrette (conformi). Moreno Morello dice di aver interpellato il gestore (Enel Distribuzione) il quale riferisce che è tutto regolare. Tuttavia, sempre Moreno Morello alla fine dice che se Enel Distribuzione, fin dall'inizio avesse apposto marcature conformi, tutti questi dubbi non si sarebbero verificati. I dubbi di certo non può toglierli Moreno Morello e non poteva sbilanciarsi più di tanto anche perchè ci sono indagini in corso. Quanto hanno detto comunque dovrebbe avervi aperto gli occhi che a tutti gli effetti sui nostri contatori sono presenti marcature irregolari. La conformità di un apparecchio come quello non può essere parziale, ma solo ed esclusivamente totale. Altrimenti non può essere messo in commercio per questioni di sicurezza. Quando si appone una marcatura irregolare si commette un illecito secondo il codice penale. Tutto ciò è ben specificato agli art. 473-474-517 del testo del C.p. Ci creda dunque, noi siamo contentissimi del fatto che Moreno Morello ne abbia anche solo parlato, fino ad ora qualunque testata giornalistica si sta esimendo dal parlarne. Capirà quindi che non c'è proprio nulla di "a posto" come dice Enel Distribuzione. Da parte loro è anche comprensibile la smentita, ma non potranno certo smentirsi davanti ai giudici che in tema di sicurezza non transigono e su loro ora ricade la responsabilità della vostra sicurezza. Se lei fosse un giudice si prenderebbe la sicurezza di salvare Enel ed esporsi in caso di ulteriori incidenti come quelli che già stanno capitando per via dei contatori..? La ringraziamo per aver posto questa domanda..

Distinti saluti

Molinari

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Data: 22.02.2015

Autore: Giuseppe

Oggetto: Contatori contraffatti

Ho visto il servizio di Striscia, perché secondo loro è tutto a posto? Sono pagati da enel anche loro?

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Data: 20.02.2015

Autore: Flavio Ottino

Oggetto: Contatori Enel

Tempo fa ho richiesto ,per mio cliente,il controllo del suo contatore Enel,durante la verifica ,il tecnico Enel ha riscontrato uno scarto in registrazione del 2% (scarto accettato in contratto +-2% ) a favore dell'Ente cosa ovvia, ed il tecnico stesso mi ha che nei vari controlli effettuati ha sempre riscontrato piccoli scarti e sempre a favore di Enel ,mai il contrario.la cosa mi ha lascito perplesso : quanti milioni di euro annui con questo sistema abusivo di lettura entrano nelle casse di Enel?
Nel caso di impianto di produzione energia da fonti rinnovabili in Scambio Sul Posto,oltre una certa potenza,il titolare dell'impianto può installare un proprio contatore a patto che lo faccia certificare da apposito certificatore il qualecollauda l'apparecchio direttamente sull'impianto ; il contatoreOBLIGATORIAMENTE deve essere poi verificato con cadenze periodiche prefissate,perché essendo un apparecchio elettronico la sua precisione potrebbe venire meno (cosa analoga é d'obbligo per tutti quegli strumenti utilizzati nei collaudi su macchine elettriche,in meccanica,elettronica ,nelle macchine medicali ecc)come mai invece per Enel questo obbligo non esiste?

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Data: 20.02.2015

Autore: Vittorio

Oggetto: Logo CE

scusate ma come si fa a distinguere se il logo è contaffatto?

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Data: 20.02.2015

Autore: Liberazione italiana redazione

Oggetto: R: R: R: Richiesta conformità

Sig. Enrico lasci perdere e non faccia caso alle immani fesserie che dicono quelli di Enel. Invii il modulo che abbiamo specificato e se entro tre giorni non le rispondono ci contatti. Vedrà che poi cambiano idea alla svelta. Enel Distribuzione è ormai indagata in una causa penale e ne uscirà fuori solo perdente. Sulla sicurezza i magistrati non transigono e quando lo Stato impunemente diventa irresponsabile nei confronti dei propri contribuenti, è li che interviene la magistratura. Abbia fede nella giustizia, ci sono ancora dei magistrati responsabili e che non sono al soldo delle multinazionali. Ci creda.

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Data: 19.02.2015

Autore: Enrico Cuccurullo

Oggetto: R: R: Richiesta conformità

Ho contattato Enel attraverso un operatore in chat e alla mia richiesta del certificato di conformità mi ha risposto che Enel non lo rilascia e che avrei dovuto chiamare un tecnico in via privata e che la società proprietaria del l'apparecchio (Enel Energia) stabilisce arbitrariamente tempi e modi di manutenzione ordinaria.Poiche ho verificato che il logo presente sul mio apparecchio è uguale a quello in foto volevo intrapendere un eventuale azione legale contro Enel

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Data: 18.02.2015

Autore: Liberazione italiana redazione

Oggetto: R: Richiesta conformità

Sig. Achille a noi non deve pagarci nulla. I moduli per richiedere la dichiarazione di conformità CE sono totalmente gratuiti e li trova nella sezione "Energia e rinnovabili" del sito. Scarichi il file idoneo per il suo contatore e spedisca al numero verde di Enel distribuzione che troverà evidenziato. Una volta che ha fatto quello vada a far l'esposto alla GDF. Se ha bisogno d'aiuto o trova qualsiasi tipo di difficoltà non esiti a contattarci nella nostra sezione "contatti". Liberazione italiana appartiene a tutti, se volete sostenerci perché trovate che il nostro impegno possa tornarvi utile, potete fare la vostra donazione nell'apposita sezione. Quello che è nelle vostre possibilità sarà gradito.

Distinti saluti

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Data: 18.02.2015

Autore: Achille Musi

Oggetto: Richiesta conformità

Ho letto attentamente l'articolo e ho visto i video che avete messo collegati. Mi sono rispecchiato nella storia della signora Maria perché è identica alla mia. Non si vive più!!!!! Ditemi solo cosa posso fare quanto devo pagare e come posso chiedere la conformità per il mio contatore tarocco. Vi ringrazio da subito

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Data: 18.02.2015

Autore: Liberazione italiana redazione

Oggetto: R: contatori enel

Quel contatore non può restare sul mercato, ma non solo il contatore. A quanto pare tutto il sistema è corrotto e noi anche se non accendiamo la lampadina di casa paghiamo ugualmente ciò che loro a prescindere possono decidere di farci pagare. Speriamo di essere stati più chiari ora. Distinti saluti.

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