
La prima vera libera associazione di consumatori
A GENOVA L'AGENZIA DELLE DOGANE BLOCCA DUE CONTAINER CINESI.... E TUTTI GLI ALTRI CHE FANNO PASSARE?
22.02.2014 13:33L'Agenzia delle dogane ci regala un bocconcino per farci stare quieti. Un patetico tentativo per farci abbassare la guardia nei confronti delle importazioni cinesi che stanno distruggendo l'economia nazionale.
Nella nostra città la Guardia di Finanza di Genova, nella normale amministrazione delle proprie funzioni e durante l'attività di vigilanza, ha applicato una serie di servizi per la tutela dei consumatori. Le azioni mirate si svolgono monitorando attentamente le merci introdotte nel Porto di Genova che è ormai considerato territorio nazionale e comunitario.
Tra i controlli effettuati per bloccare i traffici di droga, il contrabbando, ultimamente con maggiore attenzione ci si è dedicati anche all’importazione di merci contraffatte. Una particolare attenzione quindi è stata dedicata alla "sicurezza dei prodotti" al fine di individuare tutte quelle merci pericolose per la salute dei consumatori che spesso sono stivate nelle centinaia di container che ogni giorno sbarcano a Genova e provengono dalla Cina.
Nei giorni scorsi i finanzieri con la collaborazione del personale dell'Agenzia delle Dogane, in virtù di un'iniziale attività di analisi, hanno individuato e sottoposto ad accurato controllo due container sospetti, provenienti dalla Cina.
Nei container sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro 224 velocipedi a motore e circa 9.000 tra lampadari ed apparecchi per illuminazione domestica. Tutta la merce era priva dei requisiti minimi di sicurezza previsti dalla vigente normativa comunitaria.
Per le violazioni riscontrate, sono state contestate all’importatore sanzioni amministrative per un importo superiore a 363.000 euro.
Tuttavia ci sentiamo in dovere di far presente che a nostro parere, non a tutti i container provenienti dalla Cina viene effettuato il seguente controllo. Le merci contraffatte e pericolose prodotte in Cina continuano largamente ad essere immesse in Italia.
Nelle realtà portuali siamo ormai convinti ci siano proficue collusioni tra le figure amministrative, quelle di controllo delle aree portuali e i cinesi importatori. La corruzione in alcuni casi arriva addirittura a permettere di eludere ogni tipo di controllo sui prodotti immessi sul suolo nazionale.
Fantascienza voi direte? Non si spiegherebbe altrimenti la mole di sequestri che solo una volta superate le aree portuali vengono applicati.
le aree portuali italiane sono palesemente compromesse ecco perchè questo sequestro fa sinceramente ridere i polli. E' solo un bocconcino da dare in pasto all'opinione pubblica cercando di dimostrare che realmente nelle aree portuali si stiano prendendo concrete iniziative.
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